Pimpante, aggressivo, deciso La sosta ha fatto bene a Mattia Dopo 615 minuti, ecco il gol
E gol fu, finalmente, dopo centonovanta giorni pieni di astinenza. La notte del Bentegodi, oltre ai tre punti sofferti, porta in dote anche il ritorno all’esultanza di Mattia Destro, oltre sei mesi dopo le ultime reti datate 14 maggio, una doppietta al Dall’Ara al già retrocesso Pescara. Un destro secco sul primo palo per il momentaneo 1-1, finalmente un gol con una componente anche di potenza che suggella giorni molto intensi sul fronte Destro a Casteldebole: dopo il ko contro il Crotone e quei 17 minuti finali senza esito, il tecnico e l’attaccante approfittando della sosta si sono parlati per fare il punto della situazione e cercare un (ennesimo) tentativo di rinascita. Sembrava passata un’eternità dall’estate del Destro fisicamente tirato e sorridente visto a Castelrotto, quello che parlava con Sky — un evento, nel suo genere — ipotizzando anche una possibile rincorsa ai Mondiali e che postava su Instagram foto dal ritiro parlando di «buone sensazioni». Non aggiunge immagini sui social da allora, fermato prima da un dolore al piede sul finire del ritiro, poi da alcuni problemini e infine ripiombato nel solito tran tran fatto di allenamenti alterni e prestazioni sul campo più che anonime. Donadoni gli ha parlato, ha chiesto intensità e continuità in allenamento promettendogli in cambio più occasioni, ora che Di Francesco è fuori due mesi, e domenica erano arrivate anche parole al miele dopo tante critiche: «Se lavora come in queste due settimane, va benone». Non a caso, è arrivato il gol a chiudere un’astinenza totale di 615 minuti (435 in questa stagione, più 180 della precedente): non è la più lunga della gestione Donadoni — furono 760’ lo scorso anno tra il gol al Palermo e quello al Cagliari — ma questa rete può davvero cancellare un periodo che sembrava aver definitivamente allontanato Destro dal Bologna. «Se trova continuità è un attaccante da 15-17 gol», lo ha esaltato il tecnico nel dopogara di Verona, virando definitivamente sulla carota dopo tanto bastone, e la vicinanza di Palacio senza dubbio può aiutare il numero 10, sgravandolo di pressioni e facendogli arrivare più palloni. La domanda, semmai, è se contro squadre più forti del modesto Verona la squadra potrà permettersi Palacio (12,5 km corsi lunedì, alla faccia dell’anagrafe), Destro e Verdi tutti assieme dall’inizio: la Sampdoria sarà un bel test per tutti. In primis, per lo stesso attaccante ascolano.