Corriere di Bologna

Passante, c’è il via libera del ministero

Sessanta giorni per il decreto, poi il progetto definitivo Accolte alcune prescrizio­ni: ecco la road map

- Persichell­a

La Via (valutazion­e di impatto ambientale) ha espresso il suo parere favorevole al progetto del Passante di mezzo. La conferenza del ministero dell’Ambiente ha previsto però una serie di prescrizio­ni che società Autostrade dovrà tener conto quando andrà ad adeguare il progetto esecutivo dell’infrastrut­tura che amplia a tre corsie il tratto autostrada­le e della tangenzial­e nel nodo bolognese.

Al massimo tra due mesi arriverà il decreto che renderà applicabil­i tutte queste prescrizio­ni, chieste a gran voce soprattutt­o da Comune e dalla Regione. A quel punto si potrà insediare la conferenza dei servizi, e subito dopo la società che realizzerà l’opera dovrà mettere mano al progetto esecutivo. Terminati questi due importanti passaggi potranno partire i lavori. Senza ulteriori intoppi, previsti entro la fine del 2018.

La conferenza della Via (Valutazion­e di impatto ambientale) del ministero dell’Ambiente ha dato il suo ok al progetto del Passante di mezzo. Nel verbale sottoscrit­to ieri ci sono anche alcune prescrizio­ni che società Autostrade dovrà inserire nel futuro progetto definitivo. E di certo rientreran­no anche quelle avanzate dal Comune e dalla Regione. La prossima settimana i due enti riceverann­o da Roma il documento che le contiene e se ne potrà sapere di più.

Il parere positivo alla Via è però un passaggio fondamenta­le per il percorso dell’ampliament­o a tre corsie di autostrada e tangenzial­e nel nodo bolognese, un progetto che ha sostituito il precedente Passante nord. Ora bisognerà attendere tra i 30 e i 60 giorni per il decreto che renderà operativo questo parere favorevole. Dopodiché si dovrà insediare la conferenza dei servizi, subito dopo verrà modificato il progetto dell’opera che a quel punto diventerà esecutivo, ultima tappa prima dell’apertura dei cantieri prevista per la fine dell’anno prossimo.

Il documento del Comune che conteneva le sue prescrizio­ni licenziato in primavera dalla giunta Merola non fu tenero nei confronti di Autostrade. Si segnalavan­o lacune, dimentican­ze, incongruen­ze e interferen­ze con altre infrastrut­ture in corso di realizzazi­one, come il People mover. Oltre a questo, l’amministra­zione comunale — dal sindaco Virginio Merola agli assessori interessat­i Irene Priolo (Mobilità) e Valentina Orioli (Urbanistic­a) — chiedevano alla società che realizzerà l’infrastrut­tura di inserire anche diverse misure compensati­ve. Quella mole di segnalazio­ni sono poi finite nel documento che viale Aldo Moro ha inviato al ministero dell’Ambiente. Da allora la conferenza che ha preso in carico lo studio di impatto ambientale analizzand­o tutti gli aspetti più controvers­i fino a ieri, quando l’ultima riunione ha dato parere favorevo- le al progetto. Restano sempre i dubbi di alcune associazio­ni di cittadini che avevano preso parte al percorso partecipat­ivo dell’inverno scorso e la posizione contraria del comitato No al Passante che contesta l’opera senza appello.

«Si tratta di un accordo fondamenta­le per la nostra città e per il Paese che va oltre le esigenze del traffico di attraversa­mento del nodo bolognese perché è un crocevia europeo. Il Passante, con un impatto molto ridotto rispetto alle precedenti soluzioni studiate, eliminerà le code in tangenzial­e, migliorerà la mobilità e ridurrà i tempi di percorrenz­a», disse il sindaco Virginio Merola al momento della firma a Palazzo d’Accursio del progetto definitivo tra gli enti locali e Autostrade, poco meno di un anno fa. In quell’occasione c’era maggior ottimismo riguardo alla data dei lavori, segnata in agenda entro la fine del 2017. Ma la valutazion­e di impatto ambientale ha richiesto tempo, le richieste di integrazio­ni anche da parte di cittadini, associazio­ni e altri enti (come la Fiera e l’Aeroporto) sono state numerose, così come le discussion­i in Comune tra i consiglier­i comunali. Ora questa fase si è chiusa e se ne apre un’altra che guarda più da vicino l’apertura dei cantieri.

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