Il ricorso del Comune sul Museo
Un nuovo capitolo nella querelle sulla collocazione delle opere di Giorgio Morandi, ormai da cinque anni al Mambo dopo essere state in precedenza a Palazzo d’Accursio. Ieri mattina il Comune di Bologna ha depositato in Tribunale un ricorso, affidato all’avvocato Luigi Balestra, per «ottenere un provvedimento di accertamento del corretto adempimento dell’onere, apposto alle donazioni Morandi, da parte del Comune». A seguito delle contestazioni mosse da alcuni studiosi alla decisione di spostare le opere dalla sede comunale di Piazza Maggiore all’interno del Museo d’arte moderna. Il museo era nato nel 1993 nella sede comunale di Piazza Maggiore, grazie alla donazione fatta dalla sorella del pittore bolognese. In questo modo il Comune auspica «di poter giungere in tempi brevi alla soluzione delle questioni giuridiche legate alle clausole della donazione Morandi e in particolare a quelle concernenti la collocazione del Museo». L’accertamento definitivo dei termini della questione, è l’auspicio del Comune, permetterà all’amministrazione di iscrivere le azioni future in un quadro di certezza giuridica e di correttezza amministrativa, in vista della programmazione 2018-2020, in cui le valorizzazioni della collezione Morandi «trovano ampio spazio».