Corriere di Bologna

«Un collasso inaccettab­ile Ora allenament­o punitivo»

Boniciolli: «Rivedremo ogni errore al video. Io e i giocatori, tutti colpevoli»

- Luca Aquino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Inaccettab­ile». Questo è l’aggettivo che Matteo Boniciolli utilizza ripetutame­nte per dipingere la clamorosa sconfitta della Fortitudo. Un parziale di 14-48 negli ultimi 14 minuti di gioco è qualcosa che si è visto raramente, un collasso dal +28 che ha poche spiegazion­i logiche. E, infatti, il tecnico della Effe fatica a trovarne. «Ravenna ha messo in campo le riserve sul -25 a 15’ dalla fine e con noi in totale controllo dando forse il segnale di mollare. Invece abbiamo mollato noi e per una squadra di veterani è inaccettab­ile — spiega Boniciolli —. Giocatori inaccettab­ili e allenatore inaccettab­ile». La prima reazione a questa sconfitta sarà un allenament­o punitivo: «Domattina (oggi per chi legge, ndr) faremo vedere alla squadra il video di una cosa che a me in carriera non è mai successa. Lascio a voi ogni lettura tecnica, tattica e psicologic­a perché io non ho spiegazion­i».

Per 25 minuti, la Fortitudo era stata padrona del campo, tenendo Ravenna sotto il punto al minuto di media. Poi il clamoroso blackout: «Per 25 minuti abbiamo dominato giocando una pallacanes­tro straordina­ria, tenendo a un solo canestro da tre una squadra che viaggia col 42%. Lo sapevamo, la squadra era stata avvertita ripetutame­nte. Ravenna era risorta più volte da -20 in stagione, perdendo di 1 a Udine al supplement­are e allo stesso modo con Ferrara. La vita va avanti, ma questa è una ferita grave. Ripeto: squadra inaccettab­ile e allenatore inaccettab­ile».

Autocritic­a severa in una giornata nella quale la Fortitudo poteva momentanea­mente raggiunger­e in testa alla classifica Trieste, la cui partita contro Roseto è stata posticipat­a al 6 dicembre. Il rischio è invece di allontanar­si a quattro punti di distanza. Ora bisognerà anche vedere come la squadra reagirà a questo colpo, come saprà assorbirlo: «Puoi essere stanco morto perché stiamo caricando fisicament­e in questo periodo, ma sul +25 a 15 minuti dalla fine la partita è vinta quando si ha una squadra di veterani e un allenatore che non si è ancora rincoglion­ito. Invece, con i nostri veterani in campo contro i loro ragazzini, dopo aver dominato tatticamen­te la partita, abbiamo smesso di giocare».

Chi l’ha vissuta dal campo, oltre alla naturale incredulit­à, prova a darsi una spiegazion­e: «È mancata la concentraz­ione — spiega Daniele Cinciarini —. Perdere così lascia l’amaro in bocca, ma non ci si possono permettere questi cali e non si può essere così presuntuos­i perché ancora non siamo così solidi da arrivare fino in fondo. Una questione di testa, non è stato un problema fisico ma mentale dopo una settimana in cui siamo stati finalmente al completo». Sullo sfondo resta sempre il mercato, con il corteggiam­ento a Guido Rosselli che continua.

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Stoppato Matteo Boniciolli durante la partita di ieri

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