Corriere di Bologna

Niente più americani Arriva Baldi Rossi

Come in estate, intervento della proprietà. Il club conserva un visto. Lawson chiamato a un riscatto

- di Luca Aquino

Svolta Virtus. Per quanto riguarda l’inseriment­o del quattro titolare il club ha abbandonat­o la pista del mercato americano — dove la dirigenza non aveva trovato soluzioni — e si è rivolto più vicino a casa. L’innesto che andrà a completare il roster della Segafredo sarà infatti Filippo Baldi Rossi. Per lui si tratterebb­e di un ritorno. Ala-pivot classe ‘91, è un prodotto del settore giovanile bianconero nel quale ha anche conquistat­o il titolo di campione d’Italia juniores in una squadra con Michele Vitali, Moraschini e Gazzotti fra gli altri. Da quattro stagioni a Trento, dove ha conquistat­o la serie A e un posto in azzurro (era nel gruppo di Ettore Messina agli ultimi Europei) quest’anno sta trovando poco spazio (16,3 minuti, l’utilizzo più basso da quando gioca per la squadra di Buscaglia) e allora ecco che è nata l’idea di riportarlo a casa.

Anche in questo caso, come nelle operazioni estive per Ale Gentile e Pietro Aradori, è stato fondamenta­le l’intervento della proprietà. La trattativa è ben avviata (contratto fino al 2019), resta da trovare solo l’accordo per il buyout richiesto da Trento ma la distanza è minima e ci sono buone possibilit­à che l’affare vada in porto in tempi abbastanza brevi. Tanto che Baldi Rossi potrebbe essere già a disposizio­ne domenica contro Cremona. Con questa mossa, la Virtus si tiene in tasca la possibilit­à di inserire più avanti un giocatore americano nella posizione in cui ci sarà più bisogno. E questo non dovrà comportare necessaria­mente il sacrificio di uno degli stranieri già nel roster. Nelle ultime due stagioni, il 26enne lungo di Vignola ha avuto diversi problemi fisici. Ad aprile si è infortunat­o a un ginocchio rientrando solo a luglio, ma questo non gli ha impedito di essere convocato per gli Europei, dove è stato un buon rincalzo per la formazione di Ettore Messina. Baldi Rossi può agire sia nella posizione di quattro sia in quella di cinque, ha la doppia dimensione interna-esterna e darà quindi a Ramagli più opzioni tattiche, a cominciare dalla possibilit­à di muovere Kenny Lawson nella posizione di ala forte.

Questo innesto potrebbe fare bene anche al centro california­no, finito in una sorta di buco nero nelle ultime tre partite. Dalla sfida contro Venezia, che ha avviato il ciclo perdente, il ruo rendimento è precipitat­o. I 16 punti e 7 rimbalzi in 17 minuti contro la Reyer rappresent­ano la sua miglior prova della stagione. Poi, però, si è spenta la luce. Nel trittico Milano-Brescia-Brindisi le sue cifre sono crollate: in queste tre partite viaggia a 2,6 punti di media in 9,3 minuti sul campo, 4/9 da due, 0/6 da tre, 1,3 rimbalzi, e un totale di -1 di valutazion­e e -31 di plus/minus. Nelle prime cinque partite di campionato il suo contributo parlava invece di 9,6 punti di media in 15 minuti sul campo con 14/24 da due, 4/6 da tre e 3,6 rimbalzi con 11,4 di valutazion­e e un plus/minus totale di +6. Una carrellata di numeri per far capire come la forbice fra il rendimento iniziale e quello odierno sia troppo ampia.

Insieme a Michael Umeh, altro elemento che nelle ultime gare sembra essere entrato in un tunnel (5,2 punti di media con 4/13 da tre in questo ciclo perdente), è l’uomo che può tenere sotto pressione le difese avversarie distribuen­do la pericolosi­tà offensiva della squadra su più giocatori, al di fuori dei soliti noti Ale Gentile e Aradori. Offensivam­ente, la coppia straniera della promozione può evitare che le difese si concentrin­o esclusivam­ente su di loro e che l’attacco bianconero diventi troppo monocorde e prevedibil­e.

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Sotto canestro Filippo Baldi Rossi a rimbalzo con la maglia della Dolomiti Energia Trento

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