Oggi è il giorno degli anti-Daspo In piazza con coperte e striscioni
Una coperta per protestare contro il Daspo urbano, il provvedimento previsto dalla legge Minniti che consente l’allontanamento dalla città delle persone che bivaccano in mezzo alla strada e che ha colpito dieci romeni che dormivano sotto i portici di viale Masini. Ogni manifestante ne porterà una. E gli organizzatori si aspettano diverse centinaia di persone oggi in piazza Maggiore a partire dalle 18.30.
Non ci saranno solo le coperte. «L’idea di rispondere al Daspo con l’evento che abbiamo chiamato Dispo, come abbreviazione di disponibilità, sarà anche un momento per scambiare i propri vissuti e beni di prima necessità — spiega Carlo Francesco Salmaso, presidente dell’associazione Amici di Piazza Grande —. La disponibilità è un collante della città e la base dello stare insieme. Il senso di quelle regole». All’indomani del provvedimento notificato ai dieci senza tetto, l’associazione si è opposta e ancora oggi sottolinea: «Spostare le persone non può essere la soluzione. Bologna deve fare uno sforzo come città.
C’è un problema con la povertà che va combattuto assieme ai poveri. Non sono i poveri il problema. E credo che dopo la notizia dei Daspo, in questo dibattito sia mancata una discussione sulla ratio di un provvedimento simile. Tutti hanno discusso sullo strumento, ma non sul perché. Nella quotidianità, ci sono tavoli, strumenti e realtà che a fronte di un fenomeno grandissimo aumento come la povertà che invece cercano delle risposte concrete. Il Daspo non è questo», conclude il presidente dell’associazione. Intanto su Facebook, l’evento organizzato da Piazza Grande assieme ad Arte Migrante, al Cassero Lgbt Center e al Centro delle donne di Bologna ha raccolto oltre 500 adesioni. Una risposta quella di oggi pomeriggio ai provvedimenti del Comune di Bologna notificati una settimana fa a dieci persone che, come ha spiegato in quell’occasione Palazzo d’Accursio, erano sdraiate su materassi e accerchiate da numerose masserizie, impedendo di fatto il passaggio pedonale verso la stazione. La sanzione nei confronti di chi vive in strada ha acceso numerose polemiche nei confronti della giunta Merola, anche la Caritas ha definito un «errore il Daspo urbano».
Piazza Grande Salmaso: «Il problema della povertà va combattuto insieme ai poveri»