Bologna, la partita dei contratti Pulgar, Mbaye e Masina i nodi
Bigon: «I rinnovi sono sul tavolo». Complessa la situazione del terzino. Ritocco per Okwonkwo
La classifica del Bologna sorride, il mercato di gennaio è ancora molto lontano — e i rossoblù hanno la lista al completo perciò prima si vende e poi, semmai, si compra — e nelle prossime settimane la dirigenza del club affronterà la partita dei rinnovi di contratto: qualche giocatore in scadenza a giugno c’è, ma le questioni più importanti riguardano alcuni pilastri della squadra che hanno l’accordo in scadenza nel 2019.
Il mercato, si sa, ha regole chiare e non perdona: quando un giocatore arriva a dodici mesi dalla scadenza contrattuale i club perdono molto potere, perché da lì a sei mesi si può già firmare a parametro zero per la stagione successiva e allora la cessione, a prezzo di saldo, diventa quasi un obbligo. Il Bologna vuole evitarlo anche perché, insieme al già noto e dibattuto caso Masina, ha altri due classe ‘94 diventati titolari inamovibili in scadenza a giugno 2019 come Pulgar e Mbaye: sono i temi più caldi sul tavolo del ds rossoblù Riccardo Bigon. E non è un caso che il dirigente rossoblù intervenuto al Pallone nel Sette su ÈTv abbia approfondito proprio questa situazione: «Con Mbaye, così come con altri giocatori, stiamo parlando da un po’ a proposito del rinnovo di contratto. Dipendesse solo da noi rinnoveremmo in cinque minuti, ma dobbiamo avere attenzione ai numeri». Per questo la prima offerta del Bologna è stata al ribasso (550.000 più bonus contro i 700.000 attuali, con accordo allungato fino al 2022) e — logicamente — non è andata a buon fine: presto si dovrà discutere anche con Pulgar, ma nel caso del cileno l’ingaggio attorno ai 400.000 euro facilita la trattativa. Il nodo più difficile da sciogliere, per stessa ammissione di Bigon, riguarda Masina: «È la situazione più complicata, per la scadenza e per la situazione ambientale che si è creata e che Adam sta vivendo. Anche per questo, per venirgli incontro, gli ho lasciato del tempo per ragionare sulla nostra proposta». Che è sostanzialmente quella di un ingaggio-base raddoppiato a 700.000 euro (al momento con i bonus arriva comunque attorno ai 500.000), offerta su cui Masina e l’agente hanno preso tempo dopo le sirene estive spagnole da un milione.
Sono in standby le situazioni relative a Taider e Crisetig, anch’essi in scadenza 2019 così come Helander: il Bologna rilevò il contratto che il difensore svedese aveva al Verona con ingaggio decisamente abbordabile (meno di 300.000 euro di base) e su di lui ci sono diversi interessamenti dalla Championship inglese, in particolare da Aston Villa e Leeds, che presto potrebbero richiedere approfondimenti contrattuali.
C’è più tempo, invece, per il rinnovo di Donsah il cui accordo potrebbe essere prolungato dal 2020 al 2021 ma senza particolari urgenze, se non i possibili corteggiamenti in arrivo dal mercato.
In scadenza a giugno invece c’è un quartetto di veterani: Maietta (che a gennaio in caso di offerte da altri club fino al 2019 deciderà se restare o meno), Torosidis, che ha un’opzione per un altro anno ed è corteggiato dall’Olympiacos per giugno, Palacio e Da Costa, con il portiere che viene considerato tacitamente già rinnovato in rossoblù fino al 2019.
Un altro giocatore con cui Bigon sta parlando di contratto proprio in questi giorni è Orji Okwonkwo, visto l’exploit del nigeriano: «Per come sta andando rivedremo il suo ingaggio e cercheremo di dargli la giusta gratifica», ha ammesso il ds, che potrebbe prolungare l’attuale accordo in scadenza 2021 aumentando gli attuali 60.000 euro a 200.000, con bonus per presenze e reti segnate. Trattative in corso per costruire e puntellare il Bologna che verrà.