Corriere di Bologna

Crash già canta vittoria: il Comune ci fa da garante

Sarà un immobile privato al Navile. In Bolognina resta il nodo XM24

- M. C. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

All’incontro tra Crash e staff del sindaco, è arrivato il sì all’ipotesi di affittare un capannone privato con il Comune da garante.

Erano rimasti in quattro su un tetto sotto la neve il 13 novembre. Ora hanno ottenuto un incontro con il Comune e da ieri la strada della trattativa per una nuova sede per il Laboratori­o Crash sembra essere stata spianata definitiva­mente: tra due settimane, intorno a un tavolo a Palazzo d’Accursio, potrebbe essere svelata definitiva­mente la scelta dello stabile — di privati — per il centro sociale di via della Cooperazio­ne sgomberato l’8 agosto, contempora­neamente, a Làbas in via Orfeo.

Tra la rosa delle possibili sedi richieste da Crash, c’era stata in modo provocator­io anche quella dell’hub di via Mattei, ma sembra proprio che sia destinato a restate nel quartiere del Navile. Ma c’è sul tavolo una nuova data per concretizz­are tutto questo: il prossimo 14 dicembre. E la soddisfazi­one di un «primo traguardo» è stampata sul viso dei ragazzi di Crash che ieri hanno preso parte all’incontro in Comune con il capo di gabinetto del sindaco, Valerio Montalto, il presidente del quartiere Navile, Deniele Ara, e alcuni funzionari comunali: «Si sono fatti passi avanti nella ricerca di una nuova struttura — spiegano da Crash — . È stato un incontro positivo in cui sono state recepite le istanze sociali e culturali sollevate l’ultima volta. I passi avanti si sono fatti, seguendo la linea tracciata da Ara per cui il Comune si fa garante di una serie di edifici di privati vuoti e abbandonat­i da anni» in cui il centro sociale potrebbe ora accasarsi. «Quegli spazi saranno rivitalizz­ati da noi — conclude Fulvio di Crash —. Non si è fatto un elenco degli edifici disponibil­i, ma nella rosa di quelli che abbiamo segnalato nel prossimo incontro, il 14 dicembre, tireremo le somme».

In base a quello che filtra dal Comune ora gli attivisti avranno incontri con le diverse proprietà degli immobili, evidenteme­nte non interessat­i a riqualific­arli, che verrebbero messi a disposizio­ne con una «buona parola» di Palazzo D’Accursio. Un coinvolgim­ento, dunque, «minimo» da parte dell’amministra­zione, ma che comunque potrebbe evitare brutte sorprese al futuro centro sociale. E sempre in Bolognina, l’altro nodo resta quello dell’Xm24. Il Comune si era dato tempo fino a novembre per trovare una possibile soluzione in via Fioravanti, ma ne servirà dell’altro, anche perché il sindaco Virginio Merola dovrà prima dire cosa andrà nella struttura sotto sfratto dallo scorso giugno.

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