Corriere di Bologna

Ancora Fortitudo-Treviso: fra tre gare raggiunge il derby

Domenica al Palaverde va in scena la sfida numero 102. Le Stracittad­ine finora sono state 105

- Enrico Schiavina © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Palla a due a mezzogiorn­o, Palaverde strapieno e la mezza Bologna che inizia per Effe a guardarla in tv, in diretta nazionale: sono le condizioni minime per un Treviso-Fortitudo e si ripeterann­o puntualmen­te domenica. Non c’è niente di più prestigios­o in questa stagione regolare di A2, nemmeno il Trieste-Fortitudo di un mese fa, che magari contava di più per questioni di classifica e di attuale potenza di fuoco delle contendent­i, ma per fascino e suggestion­i storiche non gli si avvicina neanche.

Il derby ha più di mezzo secolo di vita e una storia lunga 105 partite, la sfida con Treviso dura da 38 anni ma conta un numero di partite di poco inferiore: al momento sono 101, contando l’ultima dello scorso 22 maggio, gara 4 dei quarti di finale di Serie A2 al PalaDozza. Chiaro che paragonare la rivalità con Treviso a quella con la Virtus è una bestemmia, ma in un anno in cui non c’è il derby la partita con più peso specifico diventa automatica­mente quella contro i trevigiani. Lo dicono prima di tutto i numeri: 5 finali scudetto (4-1 per i veneti), 12 serie di playoff (6-6), 45 gare di playoff (23-22), 8 partite di Eurolega (4-4). Quel che colpisce è soprattutt­o l’equilibrio esasperato che c’è sempre stato, tra due realtà che il destino ha quasi sempre voluto in competizio­ne per gli stessi obiettivi, per questo e non per altro diventate accanite rivali. Prima della partita di ritorno dell’anno scorso, quella del gran debutto in biancoblù di Alex Legion, il bilancio della saga era in equilibrio perfetto, 48 vittorie a testa, dopo i playoff si è leggerment­e spostato dalla parte della Fortitudo, che ora conduce 52-49. E domenica sarà un’altra storia, al PalaVerde, dove la serie la comandano i trevigiani per 38-13, mentre a Bologna il bilancio è 3812 a favore dell’Aquila, comprese un paio di partite (la finale di Coppa Italia del ’98, primo titolo di sempre per la Effe, e la Supercoppa 2005) formalment­e in campo neutro. In tutto fa 25 vittorie esterne su 101, significa più o meno che tra queste due il fattore campo salta una volta ogni quattro.

Il primo scudetto nel 2000, un pugno di finali tricolori perse, quel dolore tremendo in gara 4 del 1997 (tre tiri per vincerla che non entrano, uno difficile di Myers, due facili di Murdock), l’altra finale nel 2006, l’ultima per entrambe. Strano che quasi tutte le grandi partite, o quantomeno le più importanti, si siano giocate a Treviso e non a Bologna. La prima volta tra le due fu al PalaDozza, nell’ottobre del ’79, e fu subito sprint, vinto dalla Effe di due, 69-67. Poi la prima volta a Treviso, il giorno della Befana del 1980 per il ritorno, Liberti-Mercury 89-82: non esisteva ancora il Palaverde, inaugurato solo nel 1983. E rimasto praticamen­te lo stesso fino ad oggi, grigio, scomodo, bollente. E domenica tocca tornarci per la puntata numero 102.

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Coach Matteo Boniciolli

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