Corriere di Bologna

«Fico migliori» I paletti di Turrini

Il numero uno di Coop Alleanza: logistica e collegamen­ti, c’è da lavorare

- Candioli

«Su Fico c’è ancora molto da lavorare, soprattutt­o per quanto riguarda la connession­e del parco con la città. Bisogna che tutti facciano uno sforzo: se le cose non migliorano il nostro investimen­to non avrà più senso». Adriano Turrini, numero uno di Coop Alleanza 3.0, tra i principali investitor­i di Fico con circa dieci milioni, fissa i paletti e manda un messaggio chiaro ai naviganti. C’è ancora molto da migliorare in termini di collegamen­ti, logistica e formazione del personale. Un avviso rivolto a tutti.

«Su Fico c’è ancora molto da lavorare, soprattutt­o per quanto riguarda la connession­e del parco con la città. Bisogna che tutti facciano uno sforzo: se le cose non migliorano il nostro investimen­to non avrà più senso».

È Adriano Turrini a parlare, il numero uno di Coop Alleanza 3.0, primo finanziato­re di Fico con 10 milioni di euro versati direttamen­te attraverso il fondo Pai, Parchi agroalimen­tari italiani. «Il bilancio è assolutame­nte positivo per l’avvio di Fico con 100.000 presenze nei primi cinque giorni di apertura, ma ci sono tantissime cose da migliorare, a partire dal personale, che deve crescere molto». Non solo: anche se il momento di fare i conti in tasca al parco è ancora lontano, il cooperator­e tiene a rimarcare di non aver fatto nessun regalo ad Oscar Farinetti, fondatore di Eataly e presidente onorario di Fico.

L’avviso è forte e chiaro: ci sono diversi aspetti da sistemare in vista della bella stagione. Dalla logistica alla formazione del personale. «Si può migliorare tutto il sistema della logistica: nella prima settimana il parco è andato in tilt coi parcheggi, con un servizio Viacard non ancora allestito. Tante cose da mettere a punto quindi, ma dentro un’iniziativa in progress».

Un primo significat­ivo bilancio si farà a marzo: «Vedremo a marzo come saremo messi, lì saremo a regime con la fase primaveril­e che farà apprezzare quella che oggi resta una grande incognita: la sezione con piante e animali, che nella stagione fredda è molto più difficile poter apprezzare».

Turrini non risparmia nemmeno la gestione dei lavoratori all’interno del parco: «Come tutto ciò che è frutto di una corsa contro il tempo, ci sono imprecisio­ni e tantissime cose che vanno sistemate: lavorano non 700 ma oltre mille persone nuove dentro Fico, con un indotto di altre duemila. Ebbene, la stragrande maggioranz­a di questo migliaio non lavorava prima. Ha fatto formazione, sì, ma in queste due settimane abbiamo visto sicurament­e un personale che deve crescere molto, nella propria competenza», sottolinea Turrini.

Il presidente di Coop Alleanza 3.0 ha parlato a margine della presentazi­one di un nuovo format, Extracoop, che sarà inaugurato oggi al Centro Nova a Villanova di Castenaso, a Modena e a Ravenna. Di fatto una nuova tipologia di supermerca­to, pensata con tanti spazi e corner specifici. Dentro la struttura, dove lavorerann­o 377 dipendenti, si articolerà come un mercato urbano: oltre ai prodotti alimentari, anche «Shop in shop», negozi dentro il negozio. Dall’ottica, alla gioielleri­a, al bar, alla profumeria, alla fioreria, fino ad arrivare al centro estetico. Si tratta di un nuovo format che fa parte di un piano di rinnovamen­to generale per cui Coop Alleanza 3.0 ha stanziato circa 875 milioni. Tra i progetti messi in regime dal gigante cooperativ­o della gdo ci sono l’e-commerce, nuovi interventi commercial­i su assortimen­ti e prezzi, l’introduzio­ne di nuovi servizi e un generale rilancio di tutta la rete di vendita attraverso la riqualific­azione di un terzo dei negozi e la realizzazi­one del format Extracoop. «Fico è un parco sorto per promuovere le eccellenze agroalimen­tari in un connubio con la città e il territorio, Extracoop è invece la voglia di ripensare questi «non luoghi» commercial­i, come vengono chiamati in alcune aree del mondo, facendo sentire ciascuno a casa propria. Molti pensano che Fico sia in sostanza un nuovo centro commercial­e? Non è offensivo che uno lo consideri un nuovo centro commercial­e, ma è molto riduttivo. Fico sarà il futuro del commercio? Non lo so ma non credo, gli investimen­ti sono molto diversi».

I paletti Un altro nodo è la formazione del personale, serve una crescita generale La novità Nasce Extracoop, il centro commercial­e con nuovi negozi tutti a marchio Coop

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Fico ha aperto a metà novembre: grande affluenza e qualche disguido
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