Christ, la sfida del profugo «Mi rendo utile pulendo le strade»
Dalla Nigeria all’Emilia, con la voglia di rendersi utile: Christ spazza le strade.
«Cristo» si è fermato al San Donato. Ha portato una scopa a pois comprata al supermercato, qualche sacchetto di plastica. E si è messo a ripulire dalle foglie secche i marciapiedi di via Beroaldo in una mattina di inzio dicembre. «Voglio dare una mano a chi mi ha aiutato, ma non chiedo l’elemosina». Christ («Cristo», in italiano) ha 32 anni e viene dalla Nigeria. È scappato da un Paese piegato dalla fame e dal terrorismo ed è arrivato in Italia da profugo lo scorso aprile, su un barcone, insieme a decine di altri migranti.
«Non è stato facile, il viaggio è stato brutto», racconta Christ mentre tiene la scopa con due mani. Indossa un solo guanto, un cappellino da baseball, un giaccone blu, uno zainetto, jeans e sneakers. Tutto ricevuto in dono, ci tiene a sottolineare. «Quando sono arrivato in Italia questa gente mi ha preso dal mare, mi ha dato conforto, cibo, mi hanno dato i vestiti, ogni cosa». Per questo da qualche mese ha deciso di ricambiare. Fare qualcosa per la comunità, rendersi utile. «Sto solo cercando di aiutare perché sono stato aiutato», racconta in una pausa dopo aver spazzato dalle foglie il marciapiede davanti all’ufficio postale, colmo di anziani in coda per ritirare la loro pensione.
Appoggiato a un albero, qualche metro più in là, ci sono una vaschetta di plastica e un cartello. «Gentili signore e signori, desidero integrarmi onestamente nella vostra città senza chiedere l’elemosina. Da oggi terrò pulite le vostre strade. Vi chiedo soltanto un contributo di 50 centesimi per il mio lavoro. Buste scope e altri materiali per la pulizia sono ben accetti». Nella vaschetta pochi spicci, meno di tre euro. Qualcuno di ferma a leggere, lascia altri 50 centesimi.
«Voglio solo aiutare. Se poi riuscirò anche a trovare un lavoro sarò contento, ma invece di stare a dormire preferisco rendermi utile. Per questo ho usato un po’ di soldi per comprare queste cose», spiega Christ indicando scopa e sacchetti. Dopo essere passato dall’hub ha trovato accoglienza a Modena. Spazza le strade anche lì, a volte va a Reggio Emilia, altre a Bologna: San Donato, le vie attorno al Sant’Orsola, il centro. «La gente mi aiuta. Mi dà anche vestiti, cibo. A volte mi danno 50 centesimi, altre un euro, ma io non chiedo l’elemosina», ci tiene a sottolineare mentre raggruppa l’ultimo mucchietto di foglie sul marciapiede. «Gli italiani sono davvero gentili con me, sono brava gente». Poi tornare al lavoro che si è creato, sperando magari un giorno di averne uno vero.