Il Bologna prova a mettere le ali
Davanti a Joey Saputo, i rossoblù avranno l’ennesimo match ball per dare una svolta alla stagione
Dici partita della svolta e un tifoso del Bologna, storicamente, si abbandona a gesti scaramantici. Perché da tempo immemore, ormai, da queste parti quell’occasione è quasi un tabù: cerchi tre punti per decollare e arriva lo stop che ti tiene ancorato a terra.
Domani pomeriggio al Dall’Ara, però, l’occasione è di quelle da non perdere: venti punti in quattordici partite, un momentaneo settimo posto, la vittoria recente sulla Sampdoria rivelazione con un netto 3-0 e un’avversaria, il Cagliari, decisamente alla portata.
Gli ingredienti per confezionare una domenica felice ci sono tutti e, se mai servisse un monito per tenere tutti sull’attenti dopo una settimana in cui si è parlato più di rinnovi e di mercato che di calcio giocato, c’è quel fresco 2-3 interno contro il Crotone che è il campanello d’allarme più efficace per chi pensa di poter prendere sotto gamba un avversario come il Cagliari, peraltro ferito dall’eliminazione interna in Coppa Italia subita in settimana contro il Pordenone.
Proprio da quel rovescio contro i calabresi mancava Joey Saputo, arrivato ieri a Bologna.
Oggi il chairman sarà in sede a Casteldebole e domani sarà in tribuna al Dall’Ara, per rifarsi da quel ko che lo lasciò particolarmente e comprensibilmente adirato.
Troverà un Bologna diverso, nell’animo (quello arrivava da tre ko in fila, con Atalanta, Lazio e Roma, questo da due vittorie consecutive, contro Verona e Sampdoria) e negli effettivi: Donadoni e il Bologna hanno ritrovato un Destro efficace, con Palacio dirottato sulla fascia sinistra al posto dell’infortunato Di Francesco, Mbaye ripescato come irrinunciabile terzino titolare e una coppia centrale in difesa formata da De Maio e Maietta, promossa dopo la gara contro la Sampdoria al termine di tanta anticamera.
La notizia più bella è il Destro efficace e coinvolto che si è rivisto nelle ultime due uscite: quella di domani è una chance preziosa anche per lui, a secco al Dall’Ara dallo scorso 14 maggio quando segnò al già retrocesso Pescara.
Proprio a quei giorni risalgono le ultime due vittorie consecutive del Bologna in gare casalinghe, quando tra fine aprile e metà maggio la squadra di Donadoni batté Udinese e Pescara: il campionato 2016/17 però volgeva già al termine e quei successi non fecero altro che cementare una salvezza sostanzialmente già ottenuta. Per tornare a due vittorie interne in fila con i giochi ancora aperti, invece, bisogna tornare indietro di oltre un anno. Tra agosto e settembre 2016 il Bologna iniziò la stagione con tre vittorie in casa e le ultime due della serie arrivarono contro Cagliari e Sampdoria.
Quasi un incoraggiamento del destino per un Bologna che dopo quei successi accarezzò il settimo posto: lo stesso in palio ora, a campionato ben più inoltrato.
Vincere per restare lì, nella parte sinistra della classifica, e poi giocarsi da outsider due big match consecutivi contro Milan e Juventus: quello contro i rossoneri potrebbe persino essere uno scontro diretto, a patto di non fallire un test di maturità importante che può far davvero capire se questo Bologna ha la testa giusta per svoltare.