Corriere di Bologna

T days, consulenza del Comune «Cosa ne dice la gente sui social?»

Una società scandaglie­rà Fb, Twitter & Co. per capire il livello di gradimento della pedonalità. In strada arrivano le «pettorine rosse»

- Di Mauro Giordano

IL Comune vuole sapere cosa ne pensa la gente — bolognesi e turisti — dei weekend pedonali e per questo affida a una società di «social listening» il compito di sondare gli umori attraverso l’analisi dei commenti su Facebook, Twitter e altri sociali network. «Siamo interessat­i a capire come migliorare i T Days», spiega l’assessore Matteo Lepore, che ieri mattina ha presentato gli otto ragazzi che, per tutte le vacanze di Natale nella T, daranno ai turisti tutte le informazio­ni utili su Bologna.

Scandaglia­ndo i social network o intercetta­ndo i turisti sotto i portici, è dalla T che il Comune vuole dare impulso allo sviluppo turistico della città e al tempo stesso valutare il gradimento della pedonalizz­azione del centro.

L’asse Indipenden­za-Rizzoli-Ugo Bassi e i suoi fine settimana pedonali sono infatti al centro di due iniziative di Palazzo d’Accursio per aumentare l’attrattivi­tà delle Due Torri. La novità più avvenirist­ica è contenuta in una determina con la quale l’amministra­zione ha deciso di acquistare (costo 7.500 euro) i servizi di «social listening» della Human Ecosytems, società già conosciuta in città per altri monitoragg­i legati alla Rete, e avere così un riscontro «sul vivace dibattito legato ai T days sui social network e fare in modo che diventino uno stabile fattore di attrattivi­tà per Bologna». Si tratta quindi di un’analisi mirata su quanto viene pubblicato su vari media, incluse (ma verrebbe da dire soprattutt­o) piattaform­e come Facebook, Twitter, Instagram e altre.

Nel documento, nel quale viene sottolinea­ta l’idea di «consolidar­e l’esperienza dei weekend pedonali», non vengono menzionate ipotesi di stravolgim­enti ma piuttosto la possibilit­à di conoscere le criticità per affrontarl­e: si ricordano «le iniziali resistenze e il progressiv­o favore da parte di cittadini e turisti» ma anche «la necessità di seguire con attenzione la discussion­e in corso su internet riguardo la T e più in generale sulle pedonalizz­azione del centro storico». Un monitoragg­io-social che come conferma l’assessore al Turismo, Matteo Lepore, «è già in corso per capire i flussi delle persone, i loro giudizi e quali bisogni emergono nell’ambito dei T days». Le risorse per il progetto arrivano dalla tassa di soggiorno perché viene considerat­a «un tassello importante della strategia di rafforzame­nto di promozione della città».

Un altro aiuto al turismo nel periodo natalizio arriverà anche dallo staff formato da otto ragazzi che fino al 23 dicembre, nei giorni di T days, percorrera­nno a piedi le principali aree turistiche della città per dare informazio­ni ai visitatori. Gli operatori saranno riconoscib­ili da una pettorina e distribuir­anno i programmi culturali, il calendario degli eventi e le mappe della città: il servizio viene svolto da ieri dalle 9,30 alle 18,30 (sarà presente anche oggi e domani, poi il 16, 17 e 23 dicembre). «Puntiamo a migliorare la qualità della nostra accoglienz­a e per questo abbiamo scelto questi ragazzi che in totale sanno dare informazio­ni in sei lingue». Più votato alla cultura e alla promozione della città, secondo l’assessore, sarà anche il Winter Village della zona universita­ria, che ha aperto i battenti ufficialme­nte ieri e durerà fino al 31 gennaio: per ora sono aperti i container di via del Guasto e Largo Respighi, in attesa della struttura di piazza Verdi.

«L’iter con la Soprintend­enza è stato lungo e puntiamo di avere quello spazio entro la metà del mese — spiega Lepore —. Siamo contenti di questo prolungame­nto del progetto, che non offre solo attività di somministr­azione ma anche spazi culturali. Ci saranno le attività del laboratori­o di partecipaz­ione che offrirà idee per il bando che presentere­mo in primavera. A questo pacchetto si aggiungono gli eventi musicali di piazza Aldrovandi e a gennaio e febbraio ci sarà un programma di altri appuntamen­ti in via Zamboni». L’assessore, inoltre, promuove l’ordinanza del Prefetto in Montagnola: «Un provvedime­nto che condividia­mo. Per quanto riguarda i miei assessorat­i i progetti sui quali lavorare riguardano la riapertura degli spazi e delle strutture sportive del parco. In passato avevano aiutato molto, ma la Soprintend­enza aveva bocciato quel tipo di esperienze. Siamo al lavoro con quella attuale per fare in modo che tutte le aree del parco siano vissute e non abbandonat­e».

Lepore e i mini Daspo in Montagnola Un provvedime­nto che condividia­mo Noi lavoriamo alla riapertura di spazi e strutture sportive del parco In passato avevano aiutato molto, ma la Soprintend­enza le aveva bocciate

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