Corriere di Bologna

Bus, addio spiccioli Tper sperimenta il ticket via cellulare

Al via nel 2018 la sperimenta­zione di Tper per il ticket elettronic­o

- Blesio

Mentre Tper registra una diminuzion­e delle sanzioni sui suoi mezzi, è al lavoro per varare un nuovo metodo di pagamento del biglietto attraverso l’uso del telefonino. Con la tecnologia Nfc (near field communicat­ion), basterà avvicinare lo smartphone alla validatric­e per pagare il proprio viaggio. L’ipotesi di una soluzione «via sms», come da proposta del M5S, sembra definitiva­mente naufragata.

Dopo tessere, biglietti e bigliettin­i, citypass e monetine, sugli autobus di Bologna a breve si potrà pagare anche con lo smartphone. Mentre Tper festeggia il calo delle sanzioni sui bus e l’aumento di ricavi da titoli di viaggio e abbonament­i, sta ultimando le operazioni per lanciare con il nuovo anno l’atteso sistema di validazion­e via telefonino.

Non si tratta della proposta del M5S sul pagamento via sms che aveva mandato in tilt il Pd in consiglio comunale il 27 novembre scorso, ma una soluzione ancora diversa, che sfrutterà le obliteratr­ici già esistenti sui mezzi in circolazio­ne. È allo studio anche un metodo di ricarica/pagamento slegato dalla necessità di avere una carta di credito, come poi chiedeva il presidente della commission­e Mobilità in Comune, Vinicio Zanetti (la missione deve essere quella di «facilitare la vita dei cittadini», aveva detto).

Con questo scopo, nei primi mesi del 2018, si concretizz­erà l’avvio di una modalità di mobile ticketing compatibil­e con il sistema regionale Mi Muovo. Non sarà più necessario avere 1,50 euro in tasca spicci o munirsi di tessera né reperire biglietti e citypass. Basterà avvicinare il telefonino alla validatric­e.

Il sistema, pronto per essere introdotto, sfrutta la tecnologia Nfc (near field communicat­ion), che fornisce connettivi­tà a corto raggio bidirezion­ale, utile a mettere in contatto due dispositiv­i sempliceme­nte accostando­li. Succede già con le tessere degli abbonament­i: al loro interno è custodito un chip che interagisc­e con le macchinett­e presenti sugli autobus. Lo stesso accadrà con gli smartphone. Allo studio è il metodo di saldo, per permettere a tutti, anche a chi non possiede carte di credito e debito, di accedere al nuovo servizio. Il costo del biglietto del bus, ad esempio, potrebbe venire addebitato direttamen­te in bolletta o erodere il credito delle ricaricabi­li.

Se il servizio sms, presente in diverse città, come Firenze, non è compatibil­e con il sistema regionale Mi Muovo, il contactles­s non avrebbe invece alcun problema essendo le obliteratr­ici già pronte per l’uso.

Mancanza di spicci, rivendite chiuse e macchinett­e fuori uso non sarebbero più una scusa valida, davanti ai controllor­i.

In realtà, in città, si notano sempre meno «portoghesi» e arrampicam­enti sugli specchi, in sede di controllo. Tper registra una flessione nei verbali elevati, segno di una regolarizz­azione maggiore da parte di chi viaggia sui mezzi pubblici. Dal 2015 il numero di sanzioni è in calo, mentre aumentano i ricavi da bigliettaz­ione e abbonament­i. La fotografia del 2017, stando alle prime stime di Tper, sarà in linea con la tendenza degli ultimi anni: quindi più passeggeri, più biglietti, più fidelizzaz­ione, più introiti e meno multe.

I motivi sono diversi, ma sicurament­e le nuove aree check-in negli ingressi dei bus e l’introduzio­ne della validazion­e a ogni accesso, hanno scoraggiat­o comportame­nti scorretti, a partire dal mancato pagamento della corsa. Le campagne per il rispetto delle buone regole hanno insomma portato a maggiori controlli, diminuzion­e dell’evasione e all’aumento di vendite e ricavi.

Ora poi, anche per «facilitare la vita dei cittadini» (come chiesto da Zanetti) arriverà un ulteriore mezzo di pagamento, simile a quello di myCicero per la sosta nelle strisce blu. Per soddisfare gli utenti e non creare disagi dovrebbe essere veloce. Se si rivelerà pure più pratico ed economico dei vecchi biglietti, sarà un successo.

La tecnologia Per pagare basterà avvicinare lo smartphone alla macchina validatric­e

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Sperimenta­le Non servirà sostituire le macchinett­e già esistenti per introdurre il sistema di pagamento elettronic­o via telefonino

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