Corriere di Bologna

Tredici musicisti per Rossini

Oggi in San Petronio una (rara) esecuzione della «Messa» composta da Verdi e altri suoi contempora­nei in memoria del grande pesarese. Concertato­re e direttore sarà Lorenzo Bizzarri

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nulla concedeva all’estasi e al sentimento panico della natura, ma che però portò in Italia l’opera di Walter Scott. E poi ancora Rossini fu uno che codificò un sistema che Bellini, Donizetti, Verdi fecero loro. Rossini, con quel suo canto dimesso e lineare ma sempre pronto ad esplodere in incredibil­i sequenze di artifici vocali, ha riempito il mondo di musica per diciannove anni soltanto, dal 1810 al 1829, anno in cui congedò il suo ultimo capolavoro operistico, Guglielmo Tell. Quando si diffuse la notizia della sua morte, Giuseppe Verdi scrisse all’editore Tito Ricordi (la lettera è datata 17 novembre 1868) proponendo di far comporre una partitura a più mani (due le sue, le altre di dodici compositor­i suoi contempora­nei) — da farsi eseguire a Bologna nella Basilica di San Petronio — costruita sopra l’antico te- sto latino e la struttura della messa. Ne scaturiron­o due ore di musica chiuse proprio da Verdi con il Libera Me (che usò successiva­mente come base per il suo Requiem per Manzoni), il Dies irae e il Requiem Aeternum. In mezzo i contributi di autori che al grande pubblico forse diranno poco, ma che a noi sembra giusto quanto meno citare: Antonio Buzzolla (1815-1871), Antonio Bazzini (1818-1897), Carlo Pedrotti (1817-1893), Antonio Cagnoni (1828-1896), Federico Ricci (1809-1877), Alessandro Nini (1805-1880), Raimondo Boucheron (1800-1876), Carlo Coccia (1782-1873), Gaetano Gaspari (1808-1881), Pietro Platania (1828-1907), Lauro Rossi (18121885), Teodulo Mabellini (18171897). Verdi dunque riuscì a far commission­are a ognuno di loro una parte della Messa. Ma non riuscì — né lui né altri — a farla mai eseguire. Sono dovuti passare 119 anni per la prima assoluta, che si è tenuta l’11 settembre 1988 a Stoccarda grazie al lavoro filologico di un direttore (grandissim­o esperto bachiano) del calibro di Helmuth Rilling (nella foto la copertina del doppio cd di Hänssler Classic), che ha lavorato a lungo sulla partitura riscoperta dal musicologo americano David Rosen nel 1986. In Italia la Messa per Rossini è stata eseguita in quello stesso 1988, il 15 settembre a Parma e il 17 a Perugia. Ora, dopo altri anni di oblio, per l’impegno dell’associazio­ne Succede solo a Bologna, la Messa verrà rispolvera­ta nella sua bellezza e nelle sue ombre stasera a San Petronio. di un’intera nazione» spiega D’Elia. «Questo è il nostro omaggio all’infinita e scomoda dolcezza dell’amore di Lorenzo per i suoi ragazzi, amore senza compromess­i, senza paure, senza sconti per nessuno».

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Giuseppe Verdi
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Gioachino Rossini

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