L’iperattivismo dell’inossidabile De Maria
Il progetto di costruire un’alleanza di centrosinistra, a cui lui ha dedicato gran parte delle sue energie, è andato in frantumi. Il Pd, il suo partito, è al 24% nei sondaggi, il dato più basso da molto tempo a questa parte. Gli ex compagni di una vita hanno fondato Liberi e uguali che potrebbe drenare consensi soprattutto a queste latitudini. Ma non c’è niente che possa scalfire l’ottimismo e la determinazione del deputato Pd Andrea De Maria, che non ha cambiato di un millimetro, dichiarazioni e abitudini. E che non ha fermato per un secondo il suo eterno girovagare per i luoghi della politica. Qualcuno potrebbe pensare che sia l’ultimo dei giapponesi anche se forse è più giusto dire che nel suo atteggiamento c’è qualcosa che ha a che fare con lo stoicismo o con la capacità di trascendere le quotidiane avversità della politica. Niente lo scalfisce. «Non sono pentito — dice — di un impegno convinto e non episodico che, in particolare con il sindaco Merola, ho messo in campo a Bologna per contribuire a una nuova stagione di unità del centrosinistra in Italia». Si rammarica per l’addio di Pisapia ma pensa che bisogna continuare ad andare avanti a perseguire l’obiettivo. E non si ferma. Solo negli ultimi giorni si è concesso «un brindisi con gli amici e i compagni del circolo Bizzarri del Pd», un incontro «con le volontarie e i volontari del Pd Reno a Bologna. Con Rodolfo Dicembrino e Tommaso Petrella». Non importa quanto un posto sia lontano e se ci sono solo cinque persone o se è sabato pomeriggio: lui c’è. Poi ci sono gli auguri in serie. «Auguri a Tommaso Petrella, nuovo segretario del Pd di Borgo Panigale e Reno. Saprà fare un ottimo lavoro». Per Angelo Marchesini, nuovo segretario del Pd a San Donato e San Vitale, stessi auguri. Per Pietro Aceto, nuovo segretario del Pd a Santo Stefano, stessa formula. Un panzer. Non si sa come, ma tra un circolo e l’altro, è riuscito a volare a Bruxelles alla scuola di formazione del Pd. Oggi è finalmente domenica ma non per lui: è al circolo Pontevecchio all’incontro «Il Pd verso il 2018 per governare l’Italia». Come se non fosse successo niente.