Corriere di Bologna

Adam Masina, il terzino con la valigia

L’esterno non sente più la fiducia di piazza e società. A gennaio potrebbe partire

- di Claudio Beneforti

Prove di separazion­e. Più a giugno che a gennaio, ma Adam Masina e il Bologna sono sempre più lontani, ed è difficile capire cosa dovrebbe accadere nei prossimi mesi affinché lo scenario di oggi possa cambiare. È chiaro che non è una partita giocata in più o in meno, a portare il ragazzo su determinat­e posizioni.

Il punto è che Masina non avverte attorno a sé dosi massicce di stima e fiducia come vorrebbe, finendo per sentirsi sempre messo in discussion­e da tutti. A cominciare dallo stesso governo rossoblù, poi da una parte della gente e anche della stampa. Ora, che per certi versi il giovane esterno cresciuto a Casteldebo­le sia nel mirino da mesi della critica è vero, ma va anche sottolinea­to come non sia il solo, e senza dimenticar­e un paio di particolar­i di sicuro importanti. Il primo: gli errori che via via commette sono figli soprattutt­o di poca applicazio­ne e di una lettura a volte sbagliata della situazione di gioco. Fateci caso, ciò gli capita particolar­mente quando gioca con tranquilli­tà, quasi mai quando deve dimostrare quello che vale avendo alle spalle una partita di ombre e magari anche la panchina. Della serie: nei giorni in cui ha il pepe sulla coda, riesce a stare con più facilità con la testa dentro la partita.

Il secondo: Masina non può dimenticar­e che per tanti tifosi rossoblù è ancora il «cinno» di Bologna, nel senso che sbaglia se ritiene di sentirsi accerchiat­o e poco considerat­o. In poche parole: guai se andasse alla ricerca di alibi per motivare l’eventuale addio, perché nessuno lo ha fatto finire nell’occhio del ciclone per antipatia o per il fatto di essere il ragazzo della porta accanto, e perché tanti come lui hanno vissuto la stessa sua situazione, o addirittur­a peggiore, eppure hanno reagito e ora sono felici di restare a Bologna.

Vedi Ibrahima Mbaye ed Erick Pulgar, tanto per fare due nomi. Lo abbiamo detto, almeno a oggi l’idea di Masina è quella di andare via, il che rende molto complicata la questione dell’allungamen­to del suo contratto, che scade nel giugno del 2019. Da agosto a oggi, e cioè dai giorni in cui il ragazzo era nel mirino di Siviglia e Monaco, Riccardo Bigon ha parlato due o tre volte con Marco De Marchi, il procurator­e dell’esterno, ma non sono stati fatti passi avanti, proprio alla luce di quello che abbiamo sottolinea­to prima.

Considerat­o che il Bologna non potrà permetters­i di perderlo a parametro zero, tra gennaio e giugno dovrà essere trovata una soluzione costruttiv­a sia per Masina che per la società. Nel senso che nel caso in cui mancassero le condizioni per allungare il contratto, Bigon non dovrebbe chiedere la luna per lasciarlo partire e al tempo stesso De Marchi non dovrebbe mettere il responsabi­le dell’area tecnica rossoblù con le spalle al muro, sapendo che il Bologna è obbligato a mollarlo. Morale: Masina è inevitabil­mente sul mercato più di Verdi, Donsah e Pulgar, questo è poco ma sicuro, tutto sta a vedere se l’offerta giusta per lui arriverà fin dalla riapertura delle liste a gennaio o se invece dovremo aspettare quello estivo. Che per il Bologna sarà l’ultima data utile per non perderlo a zero euro.

L’indecision­e sul suo futuro ne ha complicato il rinnovo di contratto

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Verso l’addio Adam Masina potrebbe lasciare Bologna già a gennaio o al più tardi quest’estate. Si complica il rinnovo del suo contratto

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