Fortitudo, il bonus è finito Contro Forlì serve vincere Niente tifo, debutta Rosselli
Guido Rosselli in azione con una maglia biancoblu è la prima attrazione in cartellone, anche se prima di tutto ci sarebbe una partita da vincere, oggi pomeriggio per la Fortitudo. C’è Forlì al PalaDozza (ore 18, diretta Trc e streaming Lnp), senza tifosi al seguito per il divieto di trasferta dopo i tafferugli dell’anno scorso in curva Calori, ma è pur sempre un’avversaria tradizionale che arriva in un momento delicato, due sconfitte in fila e gerarchie da ridefinire perché c’è un altro giocatore importante da inserire, Rosselli appunto. E ci sta che il salto del fosso dell’ex capitano virtussino, con le polemiche ancora fresche sulle prime parole dette con una Effe addosso, per un po’ di giorni in città sia stato il primo argomento di discussione per i tifosi di entrambe le sponde, ma da oggi c’è da parlare d’altro.
Prima di tutto, restando a Rosselli, della sua capacità di inserimento in corsa, e di come verrà assimilato da un gruppo che era già fin troppo lungo anche prima. I senior ora sono diventati dodici, due dei quali di volta in volta vanno fatti accomodare in parterre, ma Rosselli oggi non sarà tra questi, e andrà in campo. È l’unica cosa che ha anticipato Stefano Comuzzo («Sceglieremo i dieci al mattino, come sempre, anche per far stare tutti concentrati, l’unico che ha avuto qualche noia fisica è Fultz»), tornato a presentare la partita al posto di Boniciolli.
Più in generale, c’è da capire come sta una Consultinvest che, dopo i rovesci con Ravenna e Treviso, ha visto ridursi a zero il suo margine d’errore. E non può certo sbagliare oggi, contro una Forlì migliore di quella che l’anno scorso ha fatto una fatica tremenda per salvarsi, ma che è pur sempre squadra se tutto va bene da centroclassifica, sulla carta lontanissima da chi ora, imbarcato pure l’Mvp della scorsa A2, è rimasto con una sola cosa da fare: vincere il campionato.
Finora 4 vinte su 10, ma tutte in casa, l’umore dell’Unieuro di Giorgio Valli (anima virtussina, lo aspettano sarcastici ringraziamenti per la retrocessione del 2016) non è migliore di quello dell’Aquila, visto che viene da tre sconfitte all’ultimo tiro in fila, contro Ferrara, Orzinuovi e Udine.
È un gruppo che ha buona difesa, ma non grande profondità né tantissime opzioni offensive: il talento è concentrato nel reparto piccoli, il play israeliano Naimy e la guardia Darryl Jackson valgono una trentina di punti di media in due, mentre il solido centro Dane Di Liegro è in ripresa dopo un brutto infortunio. Ma il resto è oggettivamente materiale da A2 medio-bassa.