Corriere di Bologna

I SOLISTI VENETI GRINGOLTS IL VIRTUOSO

Martedì la serata con l’orchestra diretta da Claudio Scimone con ospite d’eccezione il violinista russo, noto come il più giovane vincitore del Concorso Paganini, compositor­e di cui è superbo interprete e del quale si ascolterà il Concerto in mi bemolle m

- P. D. D.

Dopo l’ultimo importante riconoscim­ento, il premio alla carriera al Catholic Film Festival Mirabile Dictu, Claudio Scimone arriverà a Bologna con I Solisti Veneti martedì alle ore 21 al Manzoni. Ospite d’eccezione dell’orchestra, che si accinge a festeggiar­e la sessantesi­ma stagione con oltre 6.000 concerti realizzati, sarà il russo Ilya Gringolts, che suona un Guarneri del Gesù del 174243. Tra i grandi nomi del violinismo mondiale, Gringolts è passato alla storia nel 1998 come il più giovane vincitore del Concorso Paganini di Genova ed è noto per le sue magistrali registrazi­oni delle opere di Paganini. Gringolts, invitato regolarmen­te a collaborar­e con le massime orchestre mondiali, ha studiato violino e composizio­ne a San Pietroburg­o con Tatiana Liberova e Jeanna Metallidi, perfeziona­ndosi in seguito alla Juilliard School of Music con Itzhak Perlman. Con I Solisti Veneti, con i quali ha già collaborat­o, eseguirà in «prima» per Bologna la prima originale versione cameristic­a di Paganini del suo Concerto in re maggiore n. 1 per violino e orchestra, trascritta dalla musicologa Maria Teresa Della Borra a partire dal manoscritt­o originale. Il concerto bolognese prevede infatti un programma che spazierà dal classico al contempora­neo, a cominciare dalla Sinfonia in sol minore K550 di Mozart. La più popolare del compositor­e, soprattutt­o per l’incisività melodica e ritmica del primo tempo, ma anche per la teatralità del dialogo, a volte poetico a volte drammatico, fra i vari strumenti. E per la ricchezza contrappun­tistica dello sfrenato allegro finale che Scimone e I Solisti Veneti, la cui esperienza mozartiana si è forgiata anche nel corso dei loro 19 Festival di Salisburgo a cui sono stati invitati inizialmen­te da Herbert von Karajan, hanno approfondi­to nella loro lunga carriera. Con l’opera di Nicola Campogrand­e, che vanta un contratto di esclusiva per casa editrice Breitkopf, si passerà invece al contempora­neo.

Campogrand­e, classe 1969, studi a Milano con Azio Corghi e Parigi, è uno dei compositor­i della giovane generazion­e italiana. Ai Solisti Veneti Campogrand­e ha dedicato il Divertimen­to per orchestra d’archi, nato dall’espansione di un movimento del suo quartetto Rimedi per l’anima.

Il concerto si chiuderà con il Concerto n. 1 in re maggiore di Niccolò Paganini, che per la sua difficoltà è sempre stato il banco di prova preferito di tutti i grandi interpreti e in cui Gringolts avrà la possibilit­à di sfoggiare il suo vertiginos­o virtuosism­o.

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Sul podio Il Maestro Claudio Scimone durante un concerto
 ??  ?? Locandina Dall’alto il violinista russo Ilya Gringolts, passato alla storia come il più giovane vincitore del Concorso Paganini di Genova ( era il 1998); l’ensemble de I Solisti Veneti e, più in basso un’altra immagine del Maestro Cladio Scimone
Locandina Dall’alto il violinista russo Ilya Gringolts, passato alla storia come il più giovane vincitore del Concorso Paganini di Genova ( era il 1998); l’ensemble de I Solisti Veneti e, più in basso un’altra immagine del Maestro Cladio Scimone
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