Corriere di Bologna

Verdi di rabbia

Il Bologna si butta via a San Siro contro il Milan sotto la neve, non basta un capolavoro dell’ala dopo una grande giocata di Destro Bonaventur­a regala la vittoria ai padroni di casa ma i rossoblù possono recriminar­e per aver reagito solo dopo i gol incas

- Di Claudio Beneforti e Fernando Pellerano

– Il Bologna si è buttato via, regalando la vittoria a un Milan che a quel punto sembrava avere addosso più una sconfitta che i tre punti. Niente da fare, è un Bologna che non vuole crescere, questa è la verità.

Timido, quasi impaurito, soprattutt­o troppo passivo, contro un Milan rincorso da streghe e fantasmi, il Bologna ha cominciato come mai avrebbe dovuto, e cioè stando rintanato dentro la sua metà campo e dando la possibilit­à alla squadra di Gattuso di attaccare e vedere da subito una luce in fondo al tunnel. E anche di far scaldare la propria gente, delusa e infreddoli­ta per la temperatur­a rigida della serata. Morale: dopo soli dieci minuti il Milan ha trovato subito il gol con Bonaventur­a, e va sottolinea­to come ci abbia messo tanto del suo il Bologna. Che è rimasto a guardare su una giocata di facile lettura, con Nagy (preferito a Taider per la sua maggiore capacità di palleggio) che sullo stesso Bonaventur­a ha fatto una dormita che nel calcio paghi sempre. Da quel momento, una volta entrato nell’ordine di idee che quello schiaffo avrebbe potuto tranquilla­mente restituirl­o, il Bologna ha cominciato a far girare il pallone, in attesa di trovare il pertugio giusto entro il quale infilarsi per far male al Milan. Che appena è stato attaccato ha evidenziat­o tutti i suoi guai.

Prima Destro ha cincischia­to su un buon pallone regalatogl­i da Nagy, poi bello bello è arrivato il gol di Simone Verdi, gran tiro finito nel sette dopo che Destro aveva saltato Musacchio con tanta facilità. Cosa è successo dopo l’1-1? Il Bologna si è abbassato di nuovo, con la speranza di trovare la ripartenza giusta, ma la verità è che si è abbassato di venti metri di troppo, finendo per difendersi poco fuori dall’area di rigore di Mirante, che fin dai primi attimi ha evidenziat­o qualche affanno, anche nei rinvii con i piedi. Con due conseguenz­e. La prima: far vivere i giocatori del Milan così in alto è sempre pericoloso, perché i colpi Suso, Kalinic, Bonaventur­a e Borini ce li hanno eccome nonostante fin qua abbiano vissuto più di stenti e di ombre che di luci. La seconda: quando riparti da tanto lontano difficilme­nte arrivi a destinazio­ne, non avendo tra l’altro giocatori di gamba che sanno fare tanto campo, e così è accaduto, perché se da una parte il Bologna qualche contrattac­co lo ha confeziona­to, dall’altra ha fatto fatica ad arrivare nelle vicinanze di Donnarumma. Che solo su una giocata di Palacio per Nagy ha corso un mezzo pericolo. La prima parte si è chiusa sull’1-1, risultato giusto.

Nella seconda parte il Bologna ha cominciato a difendere più alto, lasciandos­i più campo alle spalle, è chiaro, ma creando anche più difficoltà al Milan, poco in sintonia nella fase di difesa. Per sua fortuna, come gli capita spesso, gli uomini di Do-

nadoni (osannato dal popolo rossonero) hanno sbagliato l’ultima scelta, e questo è un tasto sul quale Donadoni deve battere per consentire al Bologna di fare il salto di qualità. Gattuso ha forzato le giocate togliendo Abate per impiegare Cutrone, con Borini che è andato a fare il terzino, e potete immaginare quale possa essere diventato il copione della partita: il Milan tutto all’attacco e il Bologna con tanto campo davanti ma infinitame­nte sprecone. L’impression­e al minuto 26 è che al Bologna serva un’impresa per perdere, tanto il Milan è in difficoltà, anche fisica. E il Bologna ce l’ha fatta a fabbricarl­a: con Okwonkwo al posto di Palacio (crampi), la squadra di Donadoni ha trovato il modo di ridare il sorriso a Gattuso, consentend­o a Bonaventur­a di battere ancora Mirante.

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 ??  ?? Impauriti I rossoblù subiscono il gioco dei rossoneri che devono consegnare a Gattuso la sua prima vittoria. Gli uomini di Donadoni reagiscono, ma Bonaventur­a blinda il risultato
Impauriti I rossoblù subiscono il gioco dei rossoneri che devono consegnare a Gattuso la sua prima vittoria. Gli uomini di Donadoni reagiscono, ma Bonaventur­a blinda il risultato
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