Corriere di Bologna

L’INSOSTENIB­ILE LEGGEREZZA DEL GOL

- di Luca Bottura

Per liberarmi della tristezza di cedere a questo Milan, concedendo per sovrappiù una doppietta a Bonaventur­a, ho passato la notte a rivedermi la sconfitta interna dell’anno scorso, 11 contro 9, l’unico momento della mia vita in cui ho pensato seriamente di guarire dalla malattia rossoblù e dedicarmi al curling. Era uno scontro diretto per l’Europa League e l’abbiamo perso, peccato. Abbiamo fatto da defibrilla­tore a una squadra rantolante, e ok. Ma le note positive sono state molte. Un paio su tutte: Destro è tornato quasi definitiva­mente un giocatore di calcio, e mica scarso, e Masina ha fatto una partita eccellente, la sua migliore quest’anno, denotando cenni di ripresa che solamente poche settimane fa sembravano impossibil­i.

Posso segnalare una nota negativa paradossal­e? Verdi. Dice: ma ha fatto un gol splendido. Vero. E Ambrosini su Sky la definito «fortunoso» solo perché non ha ancora la maglia dell’Inter. Non solo: a momenti fa doppietta su corner. E quando aveva la palla tra i piedi il Milan comunque tremava. Ma ne ha perse un bel po’ per il dribbling di troppo, l’infingimen­to, la possibilit­à di raddoppiar­e concessa per un movimento allo specchio che si poteva evitare. Penserete che sia un trucchetto, criticarlo, così non se lo prende una grande squadra a gennaio. Avete ragione ma solo in parte. E quella piccola parte, al momento, è la differenza tra l’essere importante (come ieri, come col Crotone) e decisivo.

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