Materne, trattativa a oltranza Scintille tra Comune e sindacati
Ennesimo confronto serrato e nuova fumata grigia sulla gratuità delle scuole d’infanzia
Fumata grigia. Per la terza volta. Il nodo della gratuità della scuola dell’infanzia — principio tolto dall’amministrazione comunale in una delibera di giunta di tre settimane fa — sta mettendo duramente in crisi il rapporto tra i sindacati confederali e Palazzo d’Accursio, che lunedì prossimo rischia di andare in consiglio con l’approvazione del bilancio, senza «il via libera» delle sigle sindacali, che continuano a chiedere il ritiro della delibera sulla «tariffa di presenza» alla materne.
Fumata grigia. Per la terza volta. Il nodo della gratuità della scuola dell’infanzia — principio tolto dall’amministrazione comunale in una delibera di giunta di tre settimane fa — sta mettendo duramente in crisi il rapporto tra i sindacati confederali e Palazzo d’Accursio, che lunedì prossimo rischia di andare in consiglio con l’approvazione del bilancio, senza «il via libera» delle sigle sindacali.
Ieri, dopo quasi tre ore di confronto su una proposta di verbale dell’amministrazione, la firma di Cgil, Cisl e Uil non è arrivata. Il verbale proposto da Palazzo d’Accursio non è stato accettato e giovedì le parti si rivedranno, nello stesso giorno in cui la delibera della discordia, quella che depenna la parola «gratuita» dalla scuola dell’infanzia e introduce la tariffa di presenza legandola al servizio di refezione, tornerà per la seconda volta in commissione, dove a spiegarla nel merito sarà di nuovo la vicesindaco con delega alla Scuola Marilena Pillati.
Giovedì scorso la delibera è stata «congelata» in aula, dopo l’udienza conoscitiva, in cui sono intervenuti anche i sindacati e il comitato Scuola e Costituzione. «La delibera, se serve, può essere scritta meglio», ha detto la vicesindaco al termine della commissione. E a proporre un emendamento è stata la presidente della commissione Istruzione, Federica Mazzoni del Pd. Giovedì prossimo la delibera, se non ci saranno colpi di scena soprattutto dai consiglieri dem, dovrebbe essere licenziata, per poi approdare in consiglio comunale.
Poi, nel pomeriggio, continuerà il braccio di ferro con i sindacati. La Cisl è ancora su una posizione morbida rispetto al tema della tariffa di presenza, ma Cgil e Uil sono irremovibili. «La riunione di oggi (ieri, ndr) — ha scritto in una nota Danilo Francesconi, segretario generale della Cisl — è stata sicuramente utile per approfondire ulteriormente le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione comunale a scegliere il passaggio della refezione scolastica da servizio accessorio a elemento determinante dell’offerta educativa attraverso l’introduzione della tassa d’iscrizione».
Eppure Uil non ne vuole sapere ed è rimasta ferma sulla posizione dei giorni scorsi. «Il confronto con il Comune — ha scritto il segretario generale Giuliano Zignani — è ancora aperto. La Uil, in modo responsabile, si siederà a quel tavolo, ma sia ben chiaro che, per noi, è assolutamente imprescindibile il ritiro dell’abrogazione della gratuità delle scuole dell’infanzia: devono rimanere gratuite, essendo questo un caposaldo costituzionale e della storia di Bologna».
I sindacati starebbero lavorando a un nuovo verbale d’incontro da presentare a Palazzo d’Accursio giovedì, in cui studiare una formulazione diversa del punto che va a toccare la gratuità della scuola dell’infanzia. Ma la strada all’orizzonte è decisamente in salita.