Parte il tram Merola-Delrio
Palazzo d’Accursio ha inviato il progetto per la tratta Fico-Borgo Panigale
Il tram sembrava solo un desiderio (c’era voluto più di un anno solo per avere i soldi per il progetto preliminare) e in un giorno solo si scopre che potrebbe diventare realtà. Ieri infatti il ministro Graziano Delrio, nella sua visita bolognese, ha chiarito che i fondi del governo per finanziarlo ci sono ma che il Comune deve fare presto e presentare il progetto «entro la fine di febbraio». A stretto giro arriva la risposta del Comune: il progetto è già in viaggio per Roma e dunque è già stato presentato. Il tram dovrebbe collegare Fico a Borgo Panigale con molte fermate intermedie, compresi Stadio, ospedale Maggiore e Prati di Caprara con un passaggio anche dal centro storico.
Ieri poi in Regione con un po’ di enfasi il ministro Delrio ha annunciato il «piano Marshall» dei trasporti per l’Emilia-Romagna con l’arrivo di 96 nuovi treni e di 600 autobus entro il 2020. L’accordo tra il governo e la Regione è stato poi firmato dal ministro e dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini in viale Aldo Moro.
Sembrava solo un desiderio ma alla fine, quasi a sorpresa, il tram di Bologna rischia di diventare realtà: un collegamento tra Fico e la zona di Borgo Panigale che servirà sicuramente l’Ospedale Maggiore, Prati di Caprara e la zona stadio, che avrà moltissime fermate e che dovrebbe toccare anche il centro storico. Finora il tram non ha scaldato i cuori, perché ci è voluto più di un anno solo per avere i fondi dal governo per realizzare il progetto preliminare, ma ieri nel giorno degli Stati generali della Mobilità in città si è capito che le cose sono andate avanti.
Il sindaco Virginio Merola in mattinata aveva aperto il solito refrain: «Sul tram confido nel fatto che il ministro metterà in decreto il finanziamento. Non è un problema politico ma amministrativo per quanto mi riguarda». Come a dire che servono i soldi e che questi devono arrivare prima della fine della legislatura ormai imminente. Ma a fare capire che le cose potrebbero mettersi bene è stato il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che poco prima di cominciare i lavori del convegno sulla mobilità in Cappella Farnese ha
Merola Sul tram confido nel fatto che il ministro metterà in decreto il finanziamento
chiarito che i soldi per il tram di Bologna ci sono.
«In questi tre anni — ha spiegato Delrio — abbiamo messo sul campo dieci miliardi di euro per il trasporto rapido dentro le città e dentro questa cifra ci stanno tutti i progetti che verranno valutati con grande rapidità: Bologna si sta preparando per presentare un piano molto serio». E ancora: «Io ho già preparato un programma, per essere pronto a fine anno, con l’approvazione della Finanziaria arriverà la disponibilità finanziaria nuova. I tempi ci sono ma bisogna correre, entro febbraio bisogna presentare il progetto».
Le parole del ministro hanno fatto vedere la concreta possibilità di portare a casa il risultato prima che si torni a votare alle elezioni politiche. Ma a dare il segno ancora di più che le cose sono andate avanti in questi mesi è stato il sindaco, che in serata ha dato una notizia: «Il progetto è già in viaggio verso Roma, torneremo a parlarne nei prossimi giorni». Il viaggio verso Roma non è un concetto figurato, perché il progetto preliminare è stato effettivamente presentato al ministero per ottenere il finanziamento.
Nei mesi scorsi l’assessore comunale alla Mobilità, Irene Priolo, ha fatto sapere che l’obiettivo è quello di portare almeno 100.000 persone ad utilizzare il mezzo e ha chiarito che il tram non si farà naturalmente solo per collegare Fico, ma per servire molte altre zone della città. Con la realizzazione del tram si completerebbe così il disegno infrastrutturale avviato in città molti anni fa e che è passato per la realizzazione della stazione dell’Alta velocità, per la costruzione del People mover (entrerà in funzione nel 2019 dopo una lunga fase di collaudo) e per molti altri fallimenti, dal Civis al metrò. Aspettando poi di terminare il Servizio ferroviario metropolitano e di realizzare il progetto di filoviarizzazione finanziato con i soldi che a suo tempo era no stati stanziati per la metropolitana. Resta poi un problema enorme di accessibilità al centro storico e una carenza importante di parcheggi nell’area Sud della città, ma questa è un’altra storia.