Corriere di Bologna

Merola archivia Pisapia e fa pace con il partito «Ma serve una coalizione»

- O. Ro. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Nel periodo di più grande difficoltà per il Pd, il sindaco Virginio Merola torna a casa. Dopo che dalla coalizione di centrosini­stra per le prossime elezioni si è sfilato il centrista Alfano e soprattutt­o dopo che è naufragato il tentativo messo in campo da Giuliano Pisapia con Campo progressis­ta e con il Pd sotto quota 25 nei sondaggi, il primo cittadino torna a giurare eterna fedeltà al suo partito. Solo pochi giorni fa Merola si era spinto molto avanti per cercare di allargare il campo, annunciand­o l’intenzione di voler fare una doppia tessera (Pd e Campo progressis­ta) e aveva segnato il suo ulteriore distacco dai Dem annunciand­o che per motivi personali aveva smesso di dare la sua quota di finanziame­nto al partito. Ma tutti questi sembrano lontani ricordi, perché ieri il primo cittadino ha speso parole al miele per il Pd e ha attaccato i transfughi di Articolo 1 — Mdp, confluiti nella lista Liberi e uguali.

«Sono sempre nel Pd, ancora di più oggi che il mio partito non pensa di essere autosuffic­iente e prova a unire la nuova sinistra di questo Paese», ha detto il sindaco. Che poi attacca il movimento guidato da Pietro Grasso. «Mi sembra evidente che rispondere alla necessità di stare insieme con una scissione ha reso la vita più difficile a tutti». Insomma, se il progetto di Pisapia è fallito, la colpa è in quota parte anche di chi se n’è andato dando vita a un altro partito. Il progetto dell’ex sindaco di Milano però dovrà essere portato avanti in qualche modo. «Con il lavoro che è stato fatto — ha chiuso il ragionamen­to il primo cittadino — oggi nessuno nel Pd pensa più di essere autosuffic­iente e tutti lavorano per una coalizione».

Intanto nel Pd di Bologna continua l’avviciname­nto tra maggioranz­a e minoranza in vista della costruzion­e della nuova segreteria politica del segretario Francesco Critelli. Ieri sera il renziano Luca Rizzo Nervo ha riunito la sua componente per decidere che fare e poche ore prima dell’incontro il segretario Critelli ha ribadito la sua offerta alla minoranza congressua­le: «Nei giorni scorsi — ha detto — ho significat­o a Luca Rizzo Nervo la mia reale volontà di aprire, di immaginare una loro presenza significat­iva nella segreteria e anche altro. Questo non significa negare le differenze che ci sono, ma assumersi ciascuno per la propria quota una parte di responsabi­lità per chiudere una stagione di divisione e aprirne una nuova. So che la situazione non è semplice, ma spero in una soluzione positiva».

A questo punto l’ultima parola sarà quella dell’ex assessore Rizzo Nervo, che dovrà convincere quella parte della sua constituen­cy elettorale, abbastanza numerosa, che non vuole fare accordi con Critelli e rimanere serenament­e a fare la minoranza.

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Intesa Il sindaco Virginio Merola e l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che ha rinunciato al progetto unitario di Campo progressis­ta

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