Caro Babbo Natale, fammi passare l’esame
Un albero di Natale dei desideri, più che dei regali, quello che i bolognesi stanno alimentando nel cuore della fiera di Santa Lucia.
Sono già centinaia le lettere che campeggiano tra statuine del presepe, zucchero filato e croccanti. Molte sono richieste più che classiche: «Caro Babbo Natale, porta la pace nel mondo»; oppure un comunque più attuale «elimina il razzismo». C’è chi chiede «una famiglia felice», ma anche chi ammette (beati loro): «Caro Babbo Natale, quest’anno stiamo bene così. Grazie per il lavoro degli anni passati». Firmato: Marghe e Ale, con tanto di cuore a suggellare la firma. Good news dal Natale 2017.
Poi ci sono i tanti, tantissimi studenti dell’università che cedono alla tentazione di appellarsi perfino a Babbo Natale pur di superare quel fatidico esame. Ecco allora la carrellata di richieste più o meno accorate: «Vorrei che Marty passasse l’esame » (lo studente che pensa agli altri); «Ti prego Babbo Natale, fammi superare l’esame di Diritto» (la studentessa sotto stress); «Caro Babbo, ti chiediamo una cosa soltanto: che si riesca a superare gli esami del prossimo anno» (il gruppo di studenti fuorisede che si proietta alla sessione estiva).
Trovare un lavoro, l’auspicio di uscire presto «da una grana giudiziaria», raggiungere un’agognata tranquillità economica: anche questo c’è nelle letterine dei bolognesi di Santa Lucia. Insieme ovviamente alle richieste tradizionali firmate in questo caso dai bambini: giocattoli (quasi tutto frutto di un’attenta visione delle pubblicità televisive a giudicare dalle richieste), ma anche telefonini. E qui vince per distacco l’iPhone dieci.
Infine, il capitolo calcio. Perché anche il tifoso ha un cuore che a Natale batte più forte. «Fai vincere il Bologna contro la Juve», è l’invocazione di un anonimo bolognese. Allora sì che sarebbe un Natale come si deve.