Rigenerazione e consumo, le condizioni dei costruttori per la legge urbanistica «Un premio del 30%, altrimenti si fa dura»
Ogni cento metri quadrati di rigenerazione, trenta metri da costruire ex novo. È il «premio» che l’Ance bolognese chiede ai Comuni per i condomini che decideranno di riqualificare gli edifici. E che, secondo i costruttori di Confindustria, potrebbe diventare una sorta di moneta per permettere di pagare la riqualificazione dei palazzi anche a quella parte di popolazione a cui non bastano i bonus già in campo. Gli investimenti necessari per l’efficientamento energetico e quello statico/sismico, secondo Ance, sono ingenti: si parla di 74-78mila euro per cento metri quadrati. Così, per l’associazione dei costruttori diventa fondamentale il premio edificatorio per la rigenerazione dell’esistente: in pratica, una superficie su cui fare nuova edilizia residenziale proporzionale all’area riqualificata. Quella superficie sarebbe ceduta dai condomini alle ditte per pagare i lavori di ristrutturazione. Gli incentivi volumetrici sono previsti dalla legge regionale sull’urbanistica in via di approvazione, ma ai costruttori interessa la quota del premio edificatorio: «Crediamo che servirà come minimo una premialità del 30%», calcola il presidente dell’Ance bolognese Giancarlo Raggi. È questo per i costruttori lo snodo fondamentale su cui si giocherà la partita dell’applicazione della legge regionale sull’urbanistica, che arriverà in aula il 19 dicembre. Ed è anche per questo che l’Ance ha deciso di incentrare l‘assemblea di ieri sul tema: con la nuova legge diventa fondamentale il lavoro di rigenerazione, in un territorio metropolitano dove tra gli edifici residenziali, calcola Raggi, «solo il 38,23% ha meno di 40 anni». E quindi molti avranno bisogno di lavori radicali. A patto che i condomini possano permetterseli: «Se non si riuscirà ad attivare questa leva — ammonisce Raggi — si rischia il blocco dell’attività edilizia e l’esplosione della rendita fondiaria». All’assemblea c’era anche l’assessore regionale Raffaele Donini:«Con questa legge usciamo dalle logiche di quantità per incentivare la rigenerazione».