Il lungo inverno di Antonio Mirante
Il portiere sta attraversando un periodo di appannamento. Si scalda Da Costa
Il Bologna è uscito da San Siro con zero punti e tanti rimpianti e tra gli aspetti negativi della serata c’è anche la prova del portiere Antonio Mirante: nessuna «papera» sui due gol, intendiamoci, ma una complicità — sulla prima rete di Bonaventura la deviazione di Gonzalez non è letale — e soprattutto una sensazione generale di insicurezza che ha stupito.
Sia Mirante che il suo vice Da Costa in questi anni hanno abituato più che bene il pubblico rossoblù, ma in questa stagione il capitano del Bologna ha avuto più di qualche passaggio a vuoto e a Milano, in particolare, c’è stato un vero e proprio festival di rinvii sballati e uscite abbozzate o mancate. Una serata storta può capitare, ma non è la prima di quest’anno e il termine serata non è utilizzato a caso: analizzando le prove del portiere, infatti, si nota che i disastri sono arrivati soprattutto nelle partite in notturna. La papera alla prima contro il Torino sul tiro di Ljajic, l’uscita con i tempi totalmente errati che ha spianato la strada al gol di Lulic contro la Lazio, i due errori al Bentegodi sui gol del Verona e le indecisioni di Milano: se tre indizi fanno una prova, quattro (che possono diventare cinque, ripensando all’1-7 serale contro il Napoli dello scorso anno) rappresentano un trend da analizzare bene per cercare di invertire la rotta. Probabilmente Mirante, Donadoni e il preparatore dei portieri Luca Bucci ne parleranno già oggi alla ripresa degli allenamenti, perché nella notte innevata di San Siro a un certo punto l’ennesimo rinvio sbilenco del portiere sui piedi rossoneri ha suscitato le ire del tecnico a bordo campo: i problemi saranno analizzati di concerto, tra protagonisti che si conoscono fin dagli anni di Parma, e con grande franchezza.
Superata la difficile passata stagione, contraddistinta dal problema cardiaco che lo fermò da fine agosto a novembre, ci si aspettava di vedere nuovamente il portiere che al primo anno di Bologna aveva portato in dote diversi punti — una rarità in A — ma l’alternanza tra le positive prove pomeridiane e le indecisioni sotto la luce dei riflettori sta cominciando a diventare preoccupante. Non è una regola (di notte sul campo del Genoa Mirante fu fenomenale e decisivo per i tre punti), ma è importante che il capitano del Bologna ritrovi quanto prima la forma e la reattività ideale, magari appannata da quel guaio muscolare all’adduttore che lo costrinse ai box poco più di un mese fa: il vice e grande amico Da Costa è sempre pronto all’utilizzo, ma Mirante gode ancora della fiducia rossoblù.