Stadio e Prati di Caprara Summit Merola-Fenucci
Incontro riservato tra Fenucci e Merola, che presto vedrà Saputo
Un summit in Comune tra il sindaco Merola e l’ad rossoblù Fenucci, mentre i tedeschi del gruppo Ece sono in città per valutare l’investimento sui Prati di Caprara. Accelera ancora la partita del restyling dello stadio.
È una corsa a ostacoli quella per il restyling del Dall’Ara. Calcolando i tempi di progettazione, imprevisti compresi, dalla specialità del mezzofondo si sta passando alla maratona. L’importante è arrivare al traguardo. Anche di questo avranno parlato ieri mattina il sindaco Virginio Merola e l’ad rossoblù Claudio Fenucci in un incontro un po’ più riservato di quelli ordinari, tant’è che sia Palazzo d’Accursio sia Casteldebole, dopo aver ammesso il vis-à-vis, hanno preferito il silenzio. Un «no comment» non proprio tranquillizzante.
Del resto il puzzle su cui si dovrebbe reggere l’operazione è complicato — stadio, Prati di Caprara, Cierrebi, opere di urbanizzazione — e anche molto costoso: 70 milioni circa per il restyling, più di 100 milioni per la cittadella della moda, altre decine per il Cierrebi e opere stradali. Considerando che durante la progettazione e la ricerca degli investitori, c’è stata la brutta sorpresa degli emendamenti sulla legge sugli stadi, con conseguente passaggio obbligato all’iter amministrativo ordinario, è normale che sorgano dubbi sull’esito finale. Tanto più se pochi giorni fa Joey Saputo, ragionando sul rilancio del club rossoblù, ha detto alla stampa che avverrà con il «restyling del Dall’Ara o lo stadio nuovo». Una frase a cui ieri si è aggiunto il silenzio del suo ad e del sindaco sull’incontro di ieri mattina.
Dopodiché non solo si dice che «si va avanti», ma ci sono anche segnali concreti che la direzione principale è ancora quella e non virare verso qualcos’altro, leggi uno stadio nuovo. Ieri, ad esempio, erano in città i famosi investitori tedeschi che dovrebbero acquistare la cittadella della moda dei Prati di Caprara: è il grande gruppo industriale Ece, che pochi mesi fa ha inaugurato a Verona, investendo più di 100 milioni di euro, un oggetto simile che ospiterà più di 130 marchi di moda, oltre al solito food. Il gruppo, che possiede quasi 200 centri del genere in 16 Paesi, era qui per seguire il progetto architettonico e logistico (su cui sono già intervenuti e già visto anche in Comune) realizzato da uno studio bolognese e da professionisti da sempre legati al gruppo di Maccaferri (che realizzerà le opere). Si studia, si analizza, si fanno proiezioni, ma ancora Ece pare non abbia firmato.
Siamo al famoso ultimo miglio: il più lungo da percorrere e il più faticoso. In attesa dei costi sull’antisismica del Dall’Ara, il progetto architettonico finale a breve verrà presentato in Soprintendenza (con cui il dialogo è fluido): il progettista Gino Zavanella, sotto le Due Torri nelle prossime ore, non dovrebbe avere brutte sorprese, al massimo qualche piccola richiesta di ritocco qua e là.
Niente rispetto al famoso sottopasso sulla via Emilia, all’incrocio con l’asse dell’89, in forse per questioni tecniche: l’alternativa è passare sopra. Un bel problema, insomma. Visto che l’area tra l’altro dovrebbe essere interessata dal passaggio del futuro tram, oltre al fatto che lì sorgerà anche una nuova stazione del Servizio ferroviario metropolitano (a 300 metri dalla cittadella della moda). Sul fronte del Cierrebi, mentre i temporanei gestori degli impianti sono certi di andare avanti altri tre anni (in via di costituzione una società di gestione) e giovedì alle 18 aspettano la visita di monsignor Matteo Zuppi che celebrerà la messa di Natale, la novità riguarda la via d’uscita-entrata del parcheggio del Despar ricavata nell’ex vivaio che si trova accanto agli intoccabili giardini Bulgarelli, fra via Costa e via Sabotino. Nessun utilizzo invece (per ora) dell’antistadio, a parte un piano soprelevato sul parcheggio a raso esistente.
Insomma, tanti piccoli movimenti, senza quello decisivo però. Nel weekend arriverà però Saputo per il match con la Juventus di domenica e la cena con la squadra di lunedì. Ci sarà anche il primo cittadino. A quel punto si scoprirà se il chairman darà corpo alle parole spese una settimana fa: «Sul Dall’Ara spero di darvi notizie positive fra pochi giorni». Ormai ci siamo.