MALTEMPO IN APPENNINO, ANCORA BLACKOUT FASCICOLO DEI PM
La gestione al centro sociale. L’associazione piazza Verdi valuta il ricorso
A causa del maltempo 23 mila utenze in regione sono senza elettricità. Enel, contro cui c’è un esposto in Procura dopo la nevicata di novembre, torna nel mirino delle istituzioni. Emergenza esondazioni a Modena e Reggio.
Bando aggiudicato ma la partita non è chiusa, almeno per chi non accetta il verdetto. Gli spazi dell’ex quartiere San Vitale in vicolo Bolognetti sono stati assegnati al centro sociale Làbas (sgomberato in agosto dall’ex caserma Masini), che con la cordata di altre associazioni chiamata «Nata per sciogliersi» ha vinto la gara del Comune: con 96 punti ha avuto la meglio sul gruppo guidato dal Comitato piazza Verdi (89 punti) e sulle associazioni Namastè, Human Rights Nights e Accessibile-No barriere Onlus che non hanno raggiunto il punteggio minimo richiesto.
Aperte le porte del Quadriportico agli attivisti si spalancano però i portoni delle polemiche di chi ha sempre ritenuto la competizione «una recita dal copione già scritto». Per questo alcuni consiglieri comunali di centrodestra e centrosinistra hanno subito annunciato l’accesso agli atti. Ad uscirne spaccato per l’ennesima volta è il Pd, con i dem Raffaella Santi Casali e Raffaele Persiano a farsi portavoce di perplessità poco nascoste. «Alcuni genitori delle scuole vicine sono poco contenti e poi voglio guardare i documenti. Non devono esserci dubbi». Sulla stessa linea Persiano: «Bisogna prima capire la portata dei progetti presentati, non deve nemmeno esserci la minima possibilità che a essere premiata sia stata un’occupazione».
Annalisa Atti, rappresentante dei genitori dell’Istituto comprensivo 16, spiega che i genitori chiedono «di essere coinvolti, come è stato annunciato, e le attività dovranno essere compatibili con quelle delle scuole». Anche gli sconfitti non la mandano giù. «Il Comune si è trovato in questa situazione perché prima ha tollerato un’occupazione per cinque anni, poi non ha fatto nulla per evitare uno sgombero a quel punto inutile — commenta Otello Ciavatti del Comitato piazza Verdi —. È prevista una riunione della nostra cordata per valutare un ricorso. Ero rimasto l’unico a pensare che il bando non fosse inutile. Purtroppo mi sbagliavo». Accuse alle quali ha replicato il capogruppo Pd in Comune, Claudio Mazzanti: «Inutile fare illazioni controproducenti, se ci sono dubbi impugna. Te lo dico io, che non sono pro-Làbas».
Dalla determina che dà conto del risultato emerge che su «qualità del progetto e coerenza con gli obiettivi dell’avviso», il Comitato piazza Verdi aveva battuto Làbas 40 a 36. A fare la differenza sono state le «esperienze svolte nel quartiere» (30 a 24 per il centro sociale) e la «presenza documentata di sostenitori e collaboratori attivi» (30 a 25). Làbas festeggia precisando «che si tratta di uno spazio dovuto a quel pezzo di città che si è ribellato a uno sgombero incomprensibile, non si è trattato di un esito scontato ma di una sfida inedita per tutta la comunità, saremo un bene collettivo aperto». Il consigliere della Lega Nord, Umberto Bosco, annuncia «un’interrogazione, tra l’altro sorprende che il capo del settore che assegnava il bando si sia potuto nominare presidente della commissione aggiudicatrice». Polemico anche Marco Lisei di Forza Italia: «Talmente scontato che non lo quotavano i bookmaker». Di «figli e figliastri» parla Giulio Venturi di Insieme Bologna.
Ciavatti Mi ero illuso che non fosse già tutto scritto, ero l’unico a pensarlo ma purtroppo mi sbagliavo