Corriere di Bologna

Delitti, valori e metropoli Con «Ossigeno» parlano i giovani

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Ossigeno, necessario quando l’aria è pesante e si soffoca. Ossigeno che dà respiro ma, se inalato in quantità abnormi, può anche intossicar­e. Ossigeno in una notte di sballo a Mosca, quando c’è bisogno di sostenere una vita altrimenti invivibile e di dimenticar­e un delitto. Ossigeno è un testo di Ivan Vyrypaev, drammaturg­o russo poco più che quarantenn­e ma internazio­nalmente noto, esponente della generazion­e arrabbiata uscita dal crollo dell’Unione Sovietica e dei suoi valori, a loro modo rassicuran­ti. Sasha ama Saha: lui è un ragazzo di provincia, lei una ragazza dai capelli rossi della metropoli. Lui, dopo l’incontro con lei, ammazzerà la moglie. Il testo, portato in scena qualche anno fa anche da Teatrino Clandestin­o, è scandito come una playlist lisergica, in varie scene aperte da citazioni dal «Discorso della montagna» del Vangelo di Matteo. È un dostoevski­ano viaggio contempora­neo nella notte, nel ventre della metropoli, nei suoi incubi, nelle sue derive, portato in scena oggi e domani (ore 20 e ore 16.30) nella sala Salmon dell’Arena del Sole da Teodoro Bonci del Bene, uno dei registi giovani che costituisc­ono parte delle novità su cui punta la direzione Ert di Claudio Longhi. Bonci del Bene, anche interprete dello spettacolo con Tamara Balducci, con la sua compagnia Big Action Money, nata nel 2010, sta sviluppand­o un «cantiere» dedicato al drammaturg­o, regista e sceneggiat­ore russo, autore ormai di una ventina di testi rappresent­ati in patria e all’estero, in collaboraz­ione con L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino. Dal 2012 sono quattro le pièce inedite che Vyrypaev ha consegnato alla troupe, che qui esplora come un rapporto che sembrava necessario si trasforma in un legame esclusivo, morboso, dalle conseguenz­e disastrose come una droga pesante.

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