Corriere di Bologna

È contro Montegrana­ro la partita più ostica di fine 2017 Ma la Fortitudo può farcela

- Enrico Schiavina © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

A prima vista potrebbe non sembrare, ma è una domenica importante per la Fortitudo. Non sarà un palcosceni­co di grande prestigio, il PalaSavell­i di Porto San Giorgio, ma oggi (ore 18.00, diretta Trc) la Consultinv­est vi trova un’avversaria con cui condivide il secondo posto in classifica, pericolosa da incontrare in un momento ancora delicato, dopo le sconfitte con Ravenna e Treviso e la faticaccia con Forlì. È la partita più impegnativ­a di quel che resta del 2017 (il 23 Roseto in casa e il 29 a Piacenza), dopo una settimana di critiche anche dure per il gioco poco brillante, entrambi gli americani in cattiva forma e le gerarchie da ridisegnar­e, anche se poi basterebbe fare il colpo oggi per ribaltare completame­nte giudizi ed umori.Missione nelle Marche per l’Aquila, regione che da quando è tornata in A2 le ha portato bene visto che ha sempre vinto con Jesi e Recanati. Oggi ritrova invece Montegrana­ro, anche se la Poderosa non è la Sutor dei sette anni di A1 ma un altro club, però con gli stessi colori gialloblu e lo stesso problema di palasport che la costringe a giocare a Porto San Giorgio. Dove il fattore campo è modesto, anche se ci ha vinto 4 volte su 5, perdendo solo con Mantova di 1 punto. Allenata da un esordiente di 31 anni, il riminese Gabriele Ceccarelli, Montegrana­ro è una neopromoss­a che pensava sì di fare bene, ma non così bene: stesso bilancio 8-3 della Consultinv­est, se continua così oggi andrà tenuto d’occhio anche lo scarto per lo scontro diretto. Gli americani sono due ex di Treviso, Corbett e Powell, ruoli 2 e 4-5, poi ci sono due ben noti ex dell’Aquila, il 37enne Valerio Amoroso che sta viaggiando ancora benone e Luca Campogrand­e che qui ha trovato grande spazio. Poi un discreto play (Rivali) e ben poco d’altro: buon quintetto, ma enorme differenza di profondità con la Effe, che di giocatori ne deve tenere due in tribuna. «Andiamo tutti e decideremo come sempre al mattino, ma di certo ci servirà Fultz» è l’unica indicazion­e che ha dato Comuzzo, presentand­o il match. Ma l’idea è che, contro una squadra che corre e segna tanto (seconda solo a Trieste, 82.5 di media) e tira bene da tre (39%) ma non ha un centro vero e proprio, non servano i pivottoni alla Bryan.

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