L’assoluzione di Donadoni «Loro? Alieni»
Il tecnico e il cambio di Destro: «Il suo sorrisetto? Gli chiederò spiegazioni»
Riecco il vecchio Bologna, quello che si squaglia contro le big. Contro la Juventus la squadra di Donadoni è rimasta in campo fino allo 0-1 di Pjanic, peraltro generato da un errore da biro rossa di Mirante, poi si è liquefatta concedendo alla Juventus la vittoria con un filo di gas. Si è quasi scansata, per dirla alla Buffon, ma al termine della gara Donadoni assolve i suoi dando soprattutto meriti all’avversario: «Il primo tempo è stato buono, abbiamo subito due gol ingenui, ma abbiamo fatto ciò che dovevamo. Va detto che la Juventus ha messo in campo forza, aggressività e qualità tecniche di primo livello, giocando con una veemenza che ci ha messo in grande difficoltà e mettendo ferocia in ogni contrasto».
Se la Juventus gioca da piccola, con fame, non ce n’è. Ma il Bologna non le ha fatto nemmeno il solletico e questo va detto: sembrava un allenamento del mercoledì per i bianconeri e probabilmente non è un caso che diversi spettatori di fede rossoblù abbiamo abbandonato gli spalti con una decina di minuti di anticipo. Il tecnico, però, allarga le braccia: «I nostri avversari sono su un pianeta diverso, sulla loro panchina c’erano 200 milioni di euro, se la prendiamo come riferimento siamo dei
L’allenatore Abbiamo subito due gol ingenui, però abbiamo fatto ciò che dovevamo Loro hanno messo in campo aggressività e qualità tecniche di primo livello
pazzi scatenati. Contro le altre big non ci avevano rullato. Fatico a trovare qualcosa da imputare ai miei». Qualche ingenuità Donadoni la sottolinea e, al di là dei discorsi sul momento no di Mirante, torna anche al fallo di Destro su Alex Sandro che ha generato la punizione dello 0-1 di Pjanic: «È stata una ingenuità, avevo detto ai ragazzi di non regalare falli sciocchi vicino all’area».
Su Destro c’è un altro capitolo, quello del sorrisetto pizzicato dalle telecamere al momento del cambio a inizio ripresa. E a chi gli fa notare che non è un bell’atteggiamento, il tecnico ribatte secco: «Sono d’accordo. Magari alla ripresa degli allenamenti gli chiederò il perché». Ovvero stamattina, per preparare la partita sul campo del Chievo di venerdì. Si cercherà di lavorare sugli errori commessi, per quanto Donadoni sia abbastanza tendente all’assoluzione: «Quando i nostri attaccanti ricevevano palla avevano 20 centimetri di spazio, quando arrivava ai loro avevano più facilità di gioco. Hanno messo in campo qualità e pressione, ho visto Higuain rincorrere i nostri come poche volte e forse la differenza della Juventus da un mese e mezzo a oggi è questa, fare la Juve a 360 gradi anziché accontentarsi delle sue qualità tecniche».
Allarga le braccia anche Andrea Poli, uno dei meno colpevoli sul campo visto l’atteggiamento battagliero mostrato: «Abbiamo fatto pochi punti con le grandi — sottolinea il centrocampista — per restare in questo gruppone di classifica dobbiamo fare qualche punto fuori pronostico. Cercheremo di invertire il trend nel girone di ritorno, ma l’approccio è stato buono: la differenza la fanno i campioni che trovano la giocata al momento giusto».
Vero, ma un Bologna così arrendevole con le big non si vedeva dalla passata stagione e non se ne sentiva la mancanza.
Andrea Poli Abbiamo fatto pochi punti con le grandi, per restare in questo gruppone di classifica dobbiamo riuscire a fare qualche punto fuori pronostico