«Quando dietro tieni, trovi ritmo anche in attacco»

Ramagli: «La squadra che si lamenta sempre è pronta per la sconfitta. Noi non abbiamo pianto»

Fin troppo facile individuare la chiave della partita. Stavolta le statistiche non mentono. La difesa della Virtus passa dai 45 punti concessi nel primo tempo ai 31 della ripresa, chiudendo poi a doppia mandata il proprio canestro negli ultimi cinque minuti.

«La difesa del secondo tempo ha fatto la differenza — sottolinea Alessandro Ramagli —. I 31 punti subiti nella ripresa sono la fotografia da mettere in campo per 40 minuti, perché quando dietro tieni poi trovi anche ritmo in attacco e puoi permetterti di sbagliare qualche tiro».

Dopo cinque sconfitte nelle precedenti sei partite, la vittoria contro Torino era di capitale importanza in uscita da una settimana caratterizzata dalle parole di fuoco di Luca Baraldi nei confronti dei giocatori dopo l’inaccettabile prova contro Cantù.

«Abbiamo tanta strada da fare, non siamo ancora a bolla come dite voi a Bologna — dice Ramagli —. Le abitudini di squadra hanno bisogno di un consolidamento, la classifica dopo 11-12 partite non dice bugie. Le partite che abbiamo perso abbiamo meritato di perderle e quelle vinte abbiamo meritato di vincerle. Però ho visto una squadra intelligente nel secondo tempo, che ha capito anche dove potevano arrivare i contatti. La squadra che si adatta vuole vincere, quella che si lamenta sempre è pronta per la sconfitta. Noi non abbiamo pianto». Uomo partita è stato Stefano Gentile, con una regia sempre lucida e nel finale i canestri decisivi per questa vittoria fondamentale in ottica Final Eight di Coppa Italia. «Il mio lavoro è questo: aiutare la squadra a portare a casa una partita che non era scontata, stringendo soprattutto le maglie in difesa — spiega il play della Segafredo —. Ci siamo detti che se non giochiamo insieme non possiamo vincere. Ci sono cose da migliorare, ma tutti cerchiamo di dare il massimo».