Corriere di Bologna

Fico, l’asta di Natale a suon di orate

Bandierine, prezzi urlati, affaroni: una piccola folla per accaparrar­si l’affare migliore

- di Fernando Pellerano

Pienone, ieri pomeriggio, all’asta del pesce a Fico. Un’iniziativa della pescheria Nave Errante che ha richiamato in un pomeriggio non proprio affollato, una cinquantin­a di persone, arrivate al parco agroalimen­tare per aggiudicar­si il lotto più gustoso (o più convenient­e) in vista del cenone della Vigilia.

E visto il successo, l’asta si ripeterà probabilme­nte prima di San Silvestro.

«Allora signori, adesso passiamo alle orate, ecco il lotto numero 8 con 3 splendidi esemplari da circa 800 grammi l’uno, freschissi­mi! Guardate che luce, che bellezza. Partiamo da una base d’asta di 10 euro, via!». Maglietta a righe bianca e blu, cappellino rosso, accento salentino e microfono in mano: il capo pescheria Salvatore è un battitore nato ed è lui che anima l’asta che va in scena a Fico nello spazio Nave Errante.

Sono le quattro di pomeriggio, ad aspettare il gong ci sono più di cinquanta persone. Tutte con la bandierina blu in mano per l’eventuale rilancio, il foglio informativ­o con l’elenco dei 40 lotti previsti e le idee abbastanza chiare in vista dei cenoni natalizi e della capienza del freezer. Tanti singoli cittadini, qualche ristorator­e, gli inevitabil­i curiosi. Salvatore capisce subito che c’è una platea attenta e motivata, i pesci sono tutti nelle grandi scatole di polistirol­o col ghiaccio, uno stuolo di commessi in divisa marinara sono sui blocchi di partenza per l’esposizion­e della merce, altri operatori alle casse per chiudere subito i conti. Nave Errante ma organizzat­a. Tutt’intorno un discreto vuoto, pace e silenzio (non certo per la gioia degli espositori) rotto solo dall’animazione di Salvatore coadiuvato da Gianni che picchia un cucchiaio di legno su una pentola per scandire un lotto da un altro. Un po’ di colore, giusto per ricordare le ben più scatenate e affollate aste che vanno in scena nei porti di mare, da Gallipoli a San Benedetto del Tronto. Nasce da lì l’idea. E anche dal successo già riscosso nelle pescherie degli Eataly di Farinetti (Trieste, Genova, Milano, Torino, Roma….), dove le aste si fanno da tempo.

La Nave Errante, progetto tutto nuovo provenient­e dal «porto» di Ariano Irpino e che propone vendita al banco di pesce appena pescato (nonché sostenibil­e del Mar Tirreno, assicura Fico) e somministr­azione dello stesso al tavolo, ha sposato l’iniziativa «anche per farsi conoscere», dice il responsabi­le dello spazio, «nel week end c’è movimento, durante la settimana meno, ma confidiamo che con il nuovo anno…».

Quindi, asta! Si parte dai lotti più semplici e meno costosi — 10 euro per 1 chilo di gamberi rosa e due sogliole — e poi si sale fino al gran finale con 10 chili di branzini, quindi più di una dozzina, provenient­i dagli allevament­i siciliani per 50 euro. In mezzo, lotti da 15, 20, 25 euro e così via con cassette eccezional­i ricolme di scorfani, naselli, alici, aringhe, cannocchie e mazzancoll­e, ricciole, dentici, seppie, di tutto di più. Pronti via, l’asta corre velocissim­a con rialzi continui, «11 euro la signora, 12 là, 13 la signora, 14, no 15, 16 euro per il ragazzo, 17, 18…», un euro alla volta e alla fine l’acquirente è sempre contento. «Siamo in 10 a capodanno, ho una bella lista di cose da comprare», dice un signore con il foglio in mano. La bandierina la sventola la moglie. «Vai vai, alza… aspetta, ecco… alza, no ora basta…», ma è lui che dirige. S’innescano delle sfide. Fra cenoni, ovvio. Lotta agguerrita per un salmone e un pesce spada entrambi da 1 chilo: si parte da 30 si arriva quasi a 50. Felice un ragazzo che conquista per soli 32 euro 2 chili di branzini, «fantastico, ma non so come si cucinano… ho saputo dell’asta su internet». Due signore s’aggiudican­o l’ennesimo lotto con 40 euro: 10 orate «che surgelerem­o». Alla cassa uno scontrino dopo l’altro. I lotti sono volati via, ma la gente rimane, soprattutt­o gli sconfitti, «e allora continuiam­o fino a quando non svuotiamo il bancone», grida Salvatore al microfono. E così accade. Il buffet per gli ospiti con pesce crudo e bollicine può attendere. Gli affari sono affari. «Bisseremo, certo, ma ormai dopo Natale». Questo sì che è Fico.

Dieci chili di branzini, quindi una dozzina, provenient­i dalla Sicilia: base d’asta 50 euro

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Nave errante Salvatore, il battitore, con un lotto dei 40 battuti ieri pomeriggio all’asta

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