Anche l’ex grillino Pizzarotti festeggia con i sindaci dem Confindustria: «Bene così»
Soddisfazione per il via libera anche da cooperative e sindacati
Sindaci, associazioni economiche, sistema cooperativo e sindacati. Un coro di approvazione ha accolto il via libera della nuova legge urbanistica regionale. Nella lunga giornata di ieri tra i primi a sbilanciarsi quando la discussione in aula era appena iniziata è arrivata una nota congiunta dei primi cittadini emiliano-romagnoli, o quantomeno di quelli delle città più grandi. Tra i nomi spicca quello di Federico Pizzarotti, sindaco di Parma ex grillino e unico non pd presente nella lista. La firma di Pizzarotti ha sorpreso pure Bonaccini: «Se c’è anche lui, con conosciute posizioni ambientaliste, crediamo di non esserci sbagliati».
Il documento, sottoscritto anche dal sindaco Virginio Merola, promuove a pieni voti il provvedimento licenziato da viale Aldo Moro. «Dobbiamo coniugare lo sviluppo economico e la sostenibilità ambientale, per questo noi sindaci incoraggiamo e sosteniamo questa legge. Dopo un lungo ed approfondito percorso partecipato — scrivono gli amministratori — che ha coinvolto tutti noi e ha investito tanti amministratori, professionisti, categorie economiche e sociali del nostro territorio. Vediamo con favore il fatto che vengano consegnati ai Comuni gli strumenti urbanistici per raggiungere progressivamente e decisamente, come mai avvenuto in passato, l’obiettivo della riduzione del consumo di suolo». La nuova legge «ci permette anche di rivitalizzare e migliorare la città esistente». Con una dichiarazione congiunta è arrivato anche il plauso di Confindustria Emilia-Romagna e Ance regionale. «Si è trattato di un lungo ed elaborato lavoro che ha portato a molti aspetti innovativi», scrivono il presidente degli industriali Pietro Ferrari e quello dei costruttori, Stefano Betti. Il riferimento costante al Patto per il lavoro, aggiungono, ha permesso di tenere insieme due obiettivi: «Contenere il consumo di suolo» e «sostenere lo sviluppo economico e produttivo». E adesso, concludono Confindustria e Ance, la palla passa alle amministrazioni locali: «Decisivo sarà il ruolo proattivo dei Comuni, in particolare per quanto riguarda il regime transitorio».
Per l’Alleanza delle Cooperative dell’Emilia-Romagna (Legacoop, Confcooperative e Agci) si tratta di «un provvedimento importante e destinato a incidere profondamente sui futuri assetti della nostra regione, ci offre la possibilità di nuovi strumenti per lo sviluppo e speriamo che possa dare i frutti auspicati e quel cambio di passo necessario». Esulta anche Cna Emilia-Romagna, parlando di una legge «determinante per consolidare le tendenze positive che hanno cominciato a manifestarsi nel sistema produttivo territoriale. Adesso dobbiamo riagganciare la ripresa economica», dice il presidente regionale Dario Costantini. Pollice alzato pure dai sindacati confederali. Secondo Luigi Giove, segretario della Cgil Emilia-Romagna, «bisogna dare in tempi rapidi risposte ai tessuti urbani da rivitalizzare e sembra esserci questa possibilità ridando fiducia ai tanti impiegati nel settore». Un giudizio positivo espresso e condiviso da Cisl e Uil. Per il segretario regionale della Cisl, Giorgio Graziani, «è importante aver messo al centro del provvedimento la ricerca dello sviluppo economico condiviso con la sostenibilità ambientale». La Uil, per bocca del segretario regionale Giuliano Zignani, approva il provvedimento perché «può rappresentare un volano per l’economia dei territori e creare opportunità di sviluppo per l’edilizia».
Pietro Ferrari Adesso sarà decisivo il ruolo proattivo dei Comuni Luigi Giove C’è la possibilità di ridare fiducia a chi lavora nel settore Virginio Merola Si coniugano sviluppo economico e sostenibilità