Corriere di Bologna

Sogni europei, ma il Bologna è lo stesso di ieri

Nonostante le ambizioni, la differenza con lo scorso campionato è di un solo punto

- di Alessandro Mossini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Tanto rumore per... poco. Nulla no, sarebbe ingiusto dirlo, ma dopo 17 giornate di campionato in cui aveva raccolto compliment­i e qualcuno aveva perfino paventato rincorse europee, il Bologna si ritrova ad avere un solo punto in più rispetto alla stessa giornata della passata stagione, quando il cammino non fu decisament­e entusiasma­nte. Con il netto 3-0 di Pescara alla 17° giornata la squadra di Donadoni era salita infatti a 20 punti in classifica, uno in meno di quelli attuali, e curiosando nella graduatori­a di un anno fa si può notare quanto il Bologna avesse un margine maggiore sulla zona rossa: Destro, Verdi e compagni avevano undici punti di vantaggio sulla terz’ultima (il Crotone a quota 9, mentre l’Empoli era quart’ultimo a 14), contro i 7 punti attuali. È un campionato particolar­e questo, perché il Benevento a un solo punto in 17 partite è una anomalia e l’ultima giornata ha notevolmen­te aumentato la quota salvezza portando la terz’ultima a 14 punti e la penultima a 13. Si stava meglio un anno fa? Non necessaria­mente, e non solo perché l’attuale Bologna è tra l’11° e il 13° posto mentre un anno fa era 14°: alcune prove contro le big sono state senza dubbio più confortant­i e le due partite che chiuderann­o il girone d’andata contro Chievo e Udinese (proprio le due squadre pari merito a 21 punti con i rossoblù) sono più alla portata rispetto a Milan e Juventus che chiusero l’andata della stagione 2016/17. Arrivarono zero punti — e col Milan, nel recupero di febbraio, la tragicomic­a sconfitta con 11 uomini contro 9 che segnò la stagione — gli stessi raccolti quest’anno nelle ultime due gare proprio contro le medesime avversarie, che hanno riportato alla mente antichi difetti che parevano superati: il Bologna che manca il colpo del ko a San Siro per poi subirlo, quello che si squaglia al primo episodio negativo come ha fatto dopo l’errore di Mirante sulla punizione di Pjanic contro la Juventus. E soprattutt­o è tornata la squadra leggerina, timida e poco cattiva contro le big, come dimostrano i miseri 8 falli commessi contro la Juventus (record negativo di giornata per la serie A) che bissano gli 8 di San Siro contro il Milan. Scorie di un passato che ritorna e che alcune grandi prestazion­i di questa prima parte di campionato, su tutte quelle casalinghe contro Inter e Sampdoria, sembravano aver cancellato: restano le vittorie contro quasi tutte le pericolant­i a fare da denominato­re comune positivo con lo scorso anno, ma Chievo e Udinese saranno fondamenta­li per capire che strada prenderà questo Bologna, che dopo aver macinato tanta strada ed aver accarezzat­o anche il settimo posto (distante comunque 3 punti) è pericolosa­mente tornato su rotte simili a quelle della passata stagione.

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