Sogni europei, ma il Bologna è lo stesso di ieri
Nonostante le ambizioni, la differenza con lo scorso campionato è di un solo punto
Tanto rumore per... poco. Nulla no, sarebbe ingiusto dirlo, ma dopo 17 giornate di campionato in cui aveva raccolto complimenti e qualcuno aveva perfino paventato rincorse europee, il Bologna si ritrova ad avere un solo punto in più rispetto alla stessa giornata della passata stagione, quando il cammino non fu decisamente entusiasmante. Con il netto 3-0 di Pescara alla 17° giornata la squadra di Donadoni era salita infatti a 20 punti in classifica, uno in meno di quelli attuali, e curiosando nella graduatoria di un anno fa si può notare quanto il Bologna avesse un margine maggiore sulla zona rossa: Destro, Verdi e compagni avevano undici punti di vantaggio sulla terz’ultima (il Crotone a quota 9, mentre l’Empoli era quart’ultimo a 14), contro i 7 punti attuali. È un campionato particolare questo, perché il Benevento a un solo punto in 17 partite è una anomalia e l’ultima giornata ha notevolmente aumentato la quota salvezza portando la terz’ultima a 14 punti e la penultima a 13. Si stava meglio un anno fa? Non necessariamente, e non solo perché l’attuale Bologna è tra l’11° e il 13° posto mentre un anno fa era 14°: alcune prove contro le big sono state senza dubbio più confortanti e le due partite che chiuderanno il girone d’andata contro Chievo e Udinese (proprio le due squadre pari merito a 21 punti con i rossoblù) sono più alla portata rispetto a Milan e Juventus che chiusero l’andata della stagione 2016/17. Arrivarono zero punti — e col Milan, nel recupero di febbraio, la tragicomica sconfitta con 11 uomini contro 9 che segnò la stagione — gli stessi raccolti quest’anno nelle ultime due gare proprio contro le medesime avversarie, che hanno riportato alla mente antichi difetti che parevano superati: il Bologna che manca il colpo del ko a San Siro per poi subirlo, quello che si squaglia al primo episodio negativo come ha fatto dopo l’errore di Mirante sulla punizione di Pjanic contro la Juventus. E soprattutto è tornata la squadra leggerina, timida e poco cattiva contro le big, come dimostrano i miseri 8 falli commessi contro la Juventus (record negativo di giornata per la serie A) che bissano gli 8 di San Siro contro il Milan. Scorie di un passato che ritorna e che alcune grandi prestazioni di questa prima parte di campionato, su tutte quelle casalinghe contro Inter e Sampdoria, sembravano aver cancellato: restano le vittorie contro quasi tutte le pericolanti a fare da denominatore comune positivo con lo scorso anno, ma Chievo e Udinese saranno fondamentali per capire che strada prenderà questo Bologna, che dopo aver macinato tanta strada ed aver accarezzato anche il settimo posto (distante comunque 3 punti) è pericolosamente tornato su rotte simili a quelle della passata stagione.