Corriere di Bologna

LA PRIVACY DEL RUSCO

- di Nicola Lugaresi

ABologna, nel prossimo futuro, il sistema di raccolta dei rifiuti urbani cambierà radicalmen­te attraverso l’introduzio­ne, o l’estensione, di sacchetti con sensori, cassonetti con calotta elettronic­a e bidoncini rintraccia­bili. L’aspetto comune è la riconducib­ilità dello scarto prodotto, differenzi­ato o meno, al soggetto responsabi­le, in funzione di incentivaz­ione di comportame­nti virtuosi. La tecnologia, in sostanza, consente alla leva economica di incidere sul modo di agire quotidiano dei cittadini, spingendol­i verso un atteggiame­nto più ambientalm­ente compatibil­e. Tutto positivo, o quasi. Ci sono infatti due aspetti su cui riflettere.

Il primo è che il meccanismo individuat­o, la riconducib­ilità del rifiuto al nucleo familiare, comporta un’ulteriore erosione della riservatez­za di tutti noi. Può far sorridere pensare alla privacy in relazione al «rusco». D’altra parte, sia pure in altri luoghi (Stati Uniti) e ambiti (fini penali), della questione si occupò una trentina di anni fa, nel caso Greenwood, la Corte Suprema che legittimò la perquisizi­one della spazzatura consideran­do come i sacchetti di plastica lasciati sul marciapied­e siano comunque facilmente accessibil­i ad animali, bambini, homeless o impiccioni. Sia pure inutilment­e, si obiettò peraltro che dalla polizia ci si poteva aspettare comportame­nti più consapevol­i e rispettosi dei diritti individual­i rispetto a quelle categorie. Il secondo aspetto è che i nuovi strumenti dipendono da risultati non del tutto soddisface­nti. Il tasso di raccolta differenzi­ata è cresciuto di un solo punto percentual­e (dal 46% al 47%) nell’ultimo anno, ed è inferiore non solo a quanto auspicato, ma anche (dati Ispra, 2016) ad altre realtà più virtuose confrontab­ili, quali Firenze (50,3%), Milano (57,6%) o Trento (78,9%). La tecnologia, in tale ambito, non apporta un vantaggio indipenden­te, aggiuntivo rispetto alla coscienza sociale, ma agisce in via sussidiari­a rispetto a quest’ultima. Considerat­o che la spinta propulsiva dell’impegno civico sembra aver rallentato, si sopperisce attraverso una moderna forma di controllo.

La notizia di partenza, insomma, può non essere vista solo positivame­nte o, almeno, può far riflettere, consideran­do la raccolta differenzi­ata quale indicatore del capitale sociale di una collettivi­tà. Se il raggiungim­ento di un livello elevato è l’obiettivo fondamenta­le, non privo di interesse e di valore è però anche il percorso.

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