Corriere di Bologna

IL REDDITO DI SOLIDARIET­À TOCCA QUOTA SEIMILA

Sette su dieci sono italiani sopra i 45 anni. Via libera a 1.700 domande

- Rita Parrella

In due mesi ci sono state 6059 richieste di reddito di solidariet­à, il sussidio mensile erogato dalla Regione Emilia-Romagna per sostenere i nuclei familiari al di sotto dei 3000 euro Isee e residenti da almeno due anni.

Sono cittadini italiani in sette casi su dieci a ricevere il Reddito di Solidariet­à (Res), il sussidio mensile di lotta alla povertà erogato dalla Regione Emilia-Romagna. È il quadro che emerge dalle prime 1692 domande finanziate a partire dal 18 settembre, data di avvio al provvedime­nto. A ricevere il contributo mensile, che varia da 80 euro per i singoli e 400 per i nuclei familiari, sono per il 65.7% italiani sopra i 45 anni. Si tratta al 69% di persone sole e senza figli a carico. In Emilia-Romagna la crisi economica si è abbattuta con più forza sulla fascia dei «mezza età», costretti a lasciare il posto di lavoro, forse quello storico, senza poi essere più in grado di trovarne un altro. Eppure, nel 61.5% dei nuclei familiari in difficoltà, con uno o più componenti, c’è almeno un occupato. Ma non è sufficient­e a vivere in modo dignitoso perché il lavoro è precario oppure non ben retribuito. È il fenomeno dei così detti working poor,i poveri con busta paga.

In regione la platea totale dei nuclei familiari al di sotto dei 3000 euro di Isee e residenti da almeno due anni — i requisiti di accesso al Res — consta di 35 mila unità. «Pensiamo di raggiunger­ne 30.000 in un anno», ha detto il Presidente della Regione Stefano Bonaccini. La sua giunta ha finanziato il Res con 35 milioni e proporrà di stanziarne altrettant­i per il 2020. Al 10 dicembre sono state presentate 6O59 domande, 800 se ne aggiungono ogni settimana. Delle 2000 processate soltanto 225 sono quelle finanziate dallo Stato con il Sostegno di Inclusione Attiva. «Se non ci fosse stato il Res — ha detto Elisabetta Gualmini, vicepresid­ente con delega a Welfare avremmo aiutato solo 225 invece di 2000 famiglie».

 ?? In campo ?? Il progetto della Regione è rivolto ai singoli o ai nuclei il cui reddito annuo è inferiore ai 3.000 euro, la platea stimata è di circa 35.000 unità, finora sono arrivate 6000 domande
In campo Il progetto della Regione è rivolto ai singoli o ai nuclei il cui reddito annuo è inferiore ai 3.000 euro, la platea stimata è di circa 35.000 unità, finora sono arrivate 6000 domande

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