Caso Magrini, Zuppi: «Chi ama la vita lo fa fino in fondo»
«Se uno vuole bene alla vita, lo fa fino in fondo». Sono le parole che l’arcivescovo Matteo Zuppi dedica a Cristina Magrini, una donna di 51 anni che da 36 vive in uno stato di coma vigile. Una frase che arriva a una settimana dall’approvazione della legge sul biotestamento, oggetto di grande dibattito nel Paese e accolta in modo freddo dai cattolici. Zuppi ha parlato durante la messa di Natale delle scuole superiori di Bologna, celebrata nella cattedrale di San Pietro. Alla fine della celebrazione l’annuncio che i soldi raccolti dalle scuole saranno devoluti alla famiglia Magrini.
Secondo Zuppi Cristina Magrini rappresenta un esempio. Nella sua storia ci sarebbe «ciò che rende preziosa la vita e che ci fa capire dove andare e dove trovare il Signore». Si tratta della donna più longeva in Europa in stato di coma vigile. Oggi vive con il padre ultraottantenne ed è assistita dai volontari di Villa Pallavicini. Sul suo caso negli ultimi mesi era scoppiata una polemica politica attorno alla richiesta di compartecipazione delle spese sanitarie da parte del Comune. Nonostante l’assenza di un riferimento diretto alla legge approvata dal Senato la scorsa settimana, le frasi dell’arcivescovo di Bologna sembrano inquadrarsi nel dibattito sul biotestamento. L’arcivescovo Zuppi infine ha augurato agli studenti «di sperare l’impossibile, accettandosi per quello che si è, per ritrovare il fascino che appartiene agli ultimi».