Corriere di Bologna

Ustica, un testimone: fu una guerra aerea

Il racconto di un ex marinaio Usa riapre il caso. Familiari divisi. Nuova interrogaz­ione in Parlamento

- Andreina Baccaro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Pressing sul ministro I parlamenta­ri del Pd chiedono di assumere azioni nei confronti degli Stati Uniti Bonfietti Alla verità si può ancora arrivare mettendo insieme i pezzi, mai come oggi il governo non può più fingere di non vedere

Trentasett­e anni dopo un testimone parla per la prima volta e riapre le ferite di Ustica. «Quella sera ci hanno detto che avevamo abbattuto due Mig libici. Era quella la ragione per cui siamo salpati», ha raccontato l’ex marinaio Usa Brian Sandlin ad Andrea Purgatori, nella trasmissio­ne di

La7 Atlantide. La testimonia­nza dell’uomo, la sera del 27 giugno 1980 in servizio sulla nave americana Saratoga in pattuglia nelle acque del Mediterran­eo, conferma che in quell’estate ci fu una guerra aerea nei cieli italiani, versione che i vertici dell’Areonautic­a militare, la Nato e il Pentagono hanno sempre smentito.

«È una notizia importante e positiva — ha commentato la presidente dell’associazio­ne familiari delle vittime, Daria Bonfietti — che dimostra che la storia va avanti e che alla verità ci si può ancora arrivare mettendo insieme i pezzi. Mai come oggi il governo italiano non può più fingere di non vedere». Ma la testimonia­nza dell’ex Navy Usa, che non avrebbe parlato prima per paura, ha suscitato anche perplessit­à. «Siamo stanchi di leggere fantasiose ricostruzi­oni di un tragico evento nel quale abbiamo perso i nostri cari e nel contempo non poter conoscere carte ancora coperte dopo 37 anni dal segreto istruttori­o», ha detto Giuliana De Faveri Tron, presidente dell’associazio­ne Verità su Ustica. Anche per Gregory Alegi, membro della stessa associazio­ne e docente di Scienze politiche alla Luiss, «la lunga storia del caso Ustica induce alla cautela perché già in passato altre clamorose rivelazion­i non si sono dimostrate attendibil­i».

Per la Cassazione, che si è pronunciat­a in sede civile, il DC 9 decollato da Bologna con 81 persone a bordo fu abbattuto da un missile, ma il processo penale non si è mai aperto perché l’istruttori­a stabilì il non luogo a procedere anche per i depistaggi con cui si erano dovute scontrare le indagini. Ieri i deputati Andrea De Maria e Walter Verini hanno depositato un’interrogaz­ione in Parlamento. «Per la prima volta — si legge nell’atto — ci sarebbe un testimone che attesta lo scenario di guerra finora sempre smentito». «Abbiamo depositato — spiegano i deputati — un’interrogaz­ione al ministero degli Affari Esteri per sapere se intende assumere azioni nei confronti degli Stati Uniti d’America, tese a raccoglier­e tutte le informazio­ni possibili per giungere a una conoscenza finalmente piena dei fatti». Per Bonfietti «le parole dell’ex militare Usa si aggiungono a evidenze già acclarate dal giudice Priore. Anche il generale Arpino, in Commission­e Stragi spiegò che nella zona c’erano portaerei inglesi, perché il Mediterran­eo era molto sorvegliat­o e Jalloud (l’ex primo ministro del regime libico Abdessalam Jalloud, ndr) parlò di due Mig abbattuti».

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