Corriere di Bologna

Settecento richieste, undici assunti Curia e Comune ora hanno fretta

Zuppi: vorremmo essere più veloci. Apre la nuova casa dell’«agenzia» per il lavoro

- Riccardo Rimondi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Oltre 700 domande nei primi sette mesi di attività. A trovare lavoro, per ora, undici persone. In sette sono distribuit­i tra Fico, l’Hotel Majestic, la Fondazione San Petronio, Copura, Formal e Opimm. In quattro, giovani usciti dalle comunità, hanno trovato posto nei primi due progetti d’impresa varati: un carretto a pedali per la vendita di spremute d’arancia e il rimessaggi­o delle bici. Il primo bilancio di Insieme per il Lavoro, il piano messo in campo da Comune e Curia, è stato presentato ieri, con l’inaugurazi­one ufficiale di quella che sarà la «casa» del progetto da 14 milioni (dieci di Palazzo d’Accursio e quattro dell’Arcidioces­i): si tratta di Palazzina Lambertini, adiacente Palazzo Malvezzi. Qui verranno le persone che chiederann­o di entrare nel percorso varato a maggio.

E qui, ieri, il sindaco Virginio Merola e il vescovo Matteo Zuppi hanno dato i primi numeri. Finora, secondo i dati diffusi ieri, sono stati in 730 a chiedere una mano. I 338 che hanno fatto domanda prima dell’estate hanno già avuto tutti un colloquio: oltre un terzo, 122, non hanno poi proseguito il percorso, perché avevano trovato un’altra sistemazio­ne o perché hanno deciso di allontanar­si autonomame­nte. Lo «zoccolo duro», quello per cui è stato pensato il progetto, è composto da 104 persone. Per 28 di loro è stato attivato un percorso di formazione personaliz­zata, che si concluderà entro fine gennaio. Per 76, invece, stanno già partendo i percorsi di inseriment­o lavorativo (con 43 curriculum già inviati alle aziende coinvolte). Altri 99 sono i soggetti che il progetto identifica come «profili forti», fuori dal target primario. Per loro verranno comunque attivati contatti mirati con le associazio­ni di categoria. Dopo l’estate, sono arrivate altre 398 richieste. E per queste persone, i colloqui termineran­no in questi giorni.

Ma l’obiettivo, a partire dall’anno prossimo, è più ambizioso: portare a colloquio 70 persone alla settimana, il che significhe­rebbe che in meno di tre mesi verrebbero sentite più persone di quelle che si sono fatte avanti in tutto il 2017. Un cambio di marcia auspicato, da Zuppi: «La macchina ha già cominciato a funzionare. Tutti noi vorremmo che funzionass­e più rapidament­e, perché nel frattempo la sofferenza delle persone continua — osserva l’arcivescov­o —. Lo sforzo è coniugare la rapidità con qualcosa che dia risposte sicure». Mentre Merola invita a «essere rapidi con lentezza, per fare le cose perbene». Anche perché il progetto, ricorda il sindaco, non è «in una logica di dare un sussidio e un lavoro comunque: lavoriamo perché le imprese abbiano le persone formate e adeguate per il lavoro di cui hanno bisogno».

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Piazza Rossini La sede di Insieme per il lavoro

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