Corriere di Bologna

Poveri ma (più) belli? Chievo, la sfida eterna

La classifica dei veneti è la stessa della squadra di Donadoni, cambiano le spese del club

- di Claudio Beneforti

Secondo quello che è il pensiero esternato domenica da Roberto Donadoni (ma messo in piazza via via anche da altri tecnici), e cioè che «qualcosa significhe­rà se una squadra ha un certo tipo di fatturato piuttosto di un altro», per lo stesso motivo il Bologna dovrebbe vincere domani a Verona contro il Chievo. Ora, è vero che la forbice tra i numeri della Juventus e quelli del Bologna è notevolmen­te superiore a quella che c’è tra Bologna e Chievo ma una certa distanza rimane e allora c’è da sperare che quanto meno un risultato positivo la squadra rossoblù sappia costruirlo.

Per farvi avere un’idea su quello che è, vi diamo alcuni dati. Eccoli: il Bologna ha un fatturato che si aggira sui 55 milioni di euro e una spesa di 68 (compresi gli ammortamen­ti dei giocatori), il Chievo ha un fatturato di circa 45 milioni e ne avrebbe spesi sui 51. E ancora: il Bologna ha un costo lavoro di 46 milioni (dei quali 44 relativi alla parte tecnica), il Chievo sui 28 milioni. Infine: il monte ingaggi dei giocatori del Bologna è sui 30 milioni di euro, quello del Chievo sui 18.

Detto che negli anni passati il Chievo è finito ugualmente davanti al Bologna, la speranza è che la squadra di Donadoni sappia invertire la tendenza. Di sicuro questa è una partita che il Bologna non deve sbagliare, e lo stesso discorso vale per quella successiva al Dall’Ara contro l’Udinese, perché in caso di risultati dispari ecco che correrebbe il rischio di farsi avvicinare da quelli che inseguono. E che nell’ultima giornata di campionato hanno dato la sensazione di poter correre più forte del Palermo, del Pescara e a oggi anche del Crotone dell’anno passato.

Come dire: da qui alla sosta del campionato, mettiamo dentro anche la trasferta di Torino contro il Torino, il Bologna si giocherà un pezzo del suo domani. Nel senso che ci farà capire meglio quello che potrà essere il suo girone di ritorno.

Lunedì Joey Saputo non ha nascosto la speranza che il Bologna possa arrivare a quota 50 punti, di sicuro se tagliasse questo traguardo sarebbe tanta roba, ma così sarà solo se i giocatori rossoblù evidenzier­anno una crescita che fin qua non c’è stata.

Domanda: se quello che accadrà nelle prossime tre partite condizione­rà anche il mercato del Bologna? Non più di tanto, è chiaro che di fronte a un paio di rovesci qualcosa di più e magari anche di meglio Bigon potrebbe fare. E proprio perché non vuole fare salti nel buio e correre pericoli, il governo rossoblù ha allontanat­o la tentazione di lasciar partire Verdi a gennaio, anche se ieri a metà pomeriggio c’è chi ha tirato fuori la storia che Giuntoli, direttore sportivo del Napoli, sarebbe stato visto dalle parti di Casteldebo­le.

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