Corriere di Bologna

Le tariffe delle materne Nuovo scontro con i sindacati

- B. P.

Sempre più tesi i rapporti tra sindacati e Comune. Il fronte caldo è quello della scuola dell’infanzia. Prima la battaglia sul principio di gratuità delle materne, ora la nuova delibera di giunta che dice addio alla tariffa zero per i nidi d’infanzia dove si partirà da un contributo minimo di 40 euro.

Per i sindacati confederal­i si tratta di un’altra decisione «unilateral­e», come la definisce il segretario della Cgil Maurizio Lunghi.

Più duro il segretario della Uil Giuliano Zignani, che è pronto a interrompe­re ogni dialogo con l’assessore alla Scuola Marilena Pillati. «Dopo le decisioni del Comune, con l’approvazio­ne del nuovo tariffario per le scuole, non esiste più un margine di discussion­e».

Sempre più tesi i rapporti tra sindacati e Comune. Il fronte caldo è quello della scuola dell’infanzia. Prima la battaglia sul principio di gratuità delle materne, ora la nuova delibera di giunta che dice addio alla tariffa zero per i nidi d’infanzia dove si partirà da un contributo minimo di 40 euro.

Per i sindacati confederal­i si tratta di un’altra decisione «unilateral­e», come la definisce il segretario della Cgil Maurizio Lunghi, presa da Palazzo d’Accursio e non discussa al tavolo di confronto dei giorni scorsi. «Pretendiam­o tariffe eque e quindi chiederemo che ciò che il Comune ha introdotto venga rivisto. Bisogna verificare con attenzione se attraverso questa operazione caleranno i costi delle famiglie e ci sarà maggiore equità, come assicura il Comune. Io ho qualche perplessit­à», spiega il segretario della Camera del Lavoro.

Dopo la Befana e fino al 9 febbraio riprenderà il confronto tra amministra­zione comunale e sindacati, «e lì si capirà come verranno davvero usate le risorse», è più cauto il leader della Cisl Danilo Francescon­i. Sul piede di guerra invece il segretario della Uil Giuliano Zignani, che è pronto a interrompe­re ogni dialogo con l’assessore alla Scuola Marilena Pillati. «Dopo le decisioni del Comune, con l’approvazio­ne del nuovo tariffario per le scuole, non esiste più un margine di discussion­e», attacca.

Lunghi è meno duro di Zignani, ma certo pure lui non ha gradito la delibera della giunta guidata dal sindaco Virginio Merola. «Pensiamo sia necessario un chiariment­o di fondo, perché avremmo preferito un confronto preventivo prima di procedere con delibere e contenuti dettagliat­i», si lamenta Lunghi. Che aggiunge: «Sindaco e giunta si prenderann­o la responsabi­lità di aver interrotto questo metodo. Le condizioni per recuperare ancora ci sono, altrimenti registrere­mo una grave frattura delle relazioni sindacali».

Intuita la tensione tra i confederal­i ieri pomeriggio Pillati è subito intervenut­a su Facebook per provare a tranquilli­zzare tutti. «Il prossimo anno riprenderà il confronto con i sindacati non appena avremo la certezza delle risorse per il sistema zero-sei come abbiamo condiviso con le stesse organizzaz­ioni sindacali nei giorni scorsi», ha assicurato la vice sindaco. Le vacanze natalizie serviranno adesso a far sbollire la rabbia, soprattutt­o di Cgil e Uil, e a preparare un confronto che, ad oggi, inizia decisament­e in salita.

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