Nel nome del gospel Arriva il coro di Harlem
Celebrazioni, il live del gruppo di Anthony Morgan
Il gruppo The Harlem Spirit of Gospel Choir è nato nel 2013, fondato da Anthony Morgan, cantante e musicista originario proprio del quartiere newyorchese di Harlem. Già direttore musicale in alcuni tra i più importanti cori gospel al mondo come gli Harlem Gospel, i Richard Smallwood Singers e The Edwin Hawkins Singers, Morgan ha pensato bene di riunire le più spettacolari voci gospel di Harlem e dintorni creando un suo coro per «diffondere la buona novella», per dirla con le parole che lui stesso ha utilizzato. Così nel 2006 è nato l’Inspirational Choir of Harlem, in seguito ribattezzato The Harlem Spirit of Gospel, dopo che Morgan ha inserito voci nuove e arricchito ulteriormente il repertorio. Questa sera il coro da lui guidato sarà in concerto alle 21 al Teatro Il Celebrazioni di via Saragozza 234, con ingresso da 21 a 30 euro. Morgan può vantare collaborazioni con personaggi del calibro di Steve Wonder, Diana Ross, Cindy Lauper e Aretha Franklin, oltre alla partecipazione al disco di Ray Charles «So Help me God». Fra le voci che si potranno sentire a Bologna c’è quella di Noreda Street, figlia d’arte visto che suo padre è il vescovo Ralph Donnie Graves, compositore e pastore vocale, mentre sua madre era una cantante d’opera. Cantante solista dell’Harlem Spirit of Gospel Choir, da quando ha 8 anni si esibisce in piedi su una sedia per farsi vedere mentre canta, vista la statura minuta. Liseli Lugo ha invece iniziato a cantare all’età di tre anni guardando suo padre esibirsi. Nel 2006 ha cantato al David Letterman Show e ha in seguito collaborato con Alicia Keys e Quincy Jones.
Anche se gira il mondo con il coro, il suo rifugio rimane sempre la sua parrocchia di San Giuseppe della Sacra Famiglia ad Harlem, dove è cresciuta. Derick Mcelveen infine, detto The Drummer, con i suoi ventidue anni è il più giovane del gruppo newyorchese. Da tre anni collabora con il coro di Morgan come batterista e talvolta come direttore musicale. Proprio Morgan dice di lui: «La gente lo ama perché è veramente piccolo, sia di età che di fisicità. Sembra un bambino ma ha l’energia di un musicista con cinquant’anni di carriera alle spalle».
Il repertorio Sarà quello classico, ma legato anche alla rivisitazione di quei i brani storici