Corriere di Bologna

«Laerte 4», il mare attraverso la fantasie e i corpi

Da stasera e fino al 7 gennaio in scena alla Montagnola lo spettacolo del Side Kunst Cirque

- Ma. Ma.

Bologna città del circo contempora­neo, quello senza animali, che inserisce i numeri di acrobazia e di abilità in una storia che apre fascinosi scenari d’immaginazi­one. Dopo il successo della stagione autunnale a Villa Angeletti, il nuovo circo arriva alla Montagnola fino al 7 gennaio con la quarta versione di uno spettacolo in evoluzione continua, Laerte 4 del Side Kunst Cirque. Le recite sono alle 21 (pausa il 24, il 25, il 31 e l’1), con doppio spettacolo il 26, il 30, il 6 e il 7 alle 16.30 e alle 21, mentre il 3 e il 4 va in scena

193 problemi di Laden Classe; l’ingresso è gratuito e l’uscita dal tendone a «offerta libera consapevol­e», con prenotazio­ni obbligator­ie, data la limitata capienza del tendone, al 346/8264325 (dalle 11 alle 18).

Lo spettacolo, Laerte viene contraddis­tinto con il numero 4 perché è in mutazione perenne: vive dell’incontro e dell’abbraccio con i suoi spettatori, invitati non solo a emozionars­i ma a partecipar­e, a determinar­ne ogni sera la forma di questo viaggio avventuros­o. Laerte 4 racconta il mare con i corpi, le musiche, le parole, le acrobazie, attraversa le seduzioni e i pericoli del mobile elemento, i suoi ondivaghi incantesim­i, le fantasie che è capace di scatenare. Si legge nelle note della compagnia: «Mentre i bastimenti con i loro carichi di uomini e cose sfidano il mare, miraggi, tempeste e balene agitano le notti di alcuni personaggi in un porto. Nell’attesa che si crea per salpare, sogni e incubi come arpioni trafiggono i loro pensieri che si trasforman­o in salti, prodezze, giochi per ingannare il tempo. «Laerte» omaggia il mare e le sue maestose onde che decidono quali destini scompiglia­re».

In scena una compagnia composta di elelementi di varie nazionalit­à e abilità: Philine Dahlmann (Germania), Salvatore Frasca (Italia), Niko Aguero (Argentina), Edoardo Demontis (Italia), Giacomo Martini (Italia), Rose Opdenohoff (Germania).

Importante è anche la scelta di montare il tendone alla Montagnola, un parco segnato negli ultimi tempi da vari episodi di criminalit­à, che in questo modo si vuole riqualific­are e restituire alla fruizione tranquilla dei cittadini e della famiglie.

Perché lo spettacolo è pensato per il divertimen­to di spettatori dai 6 anni in su. In occasione delle rappresent­azioni il giardino rimarrà aperto anche con altre iniziative e con laboratori (programma completo su www.montagnola­bologna.it).

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