Corriere di Bologna

Sassatelli, il riconoscim­ento a una vita di studi

Il docente è stato nominato presidente dell’Istituto di studi etruschi e italici

- Ma. Ma.

È un onore per l’Università di Bologna e un riconoscim­ento a una vita dedicata agli studi. Giuseppe Sassatelli, già ordinario di Etruscolog­ia e archeologi­a italica presso l’Alma Mater, preside della facoltà di Lettere del 2002 al 2008 e coordinato­re della Scuola di specializz­azione in Archeologi­a, è stato nominato presidente del prestigios­o Istituto di studi etruschi e italici, un’istituzion­e fondata nel 1925 e da allora sempre più impegnata nel ricostruir­e la storia e la cultura di un popolo che improntò fortemente la vita dell’Italia preromana. Succede a illustri studiosi come Antonio Minto, che fu il primo a ricoprire la carica, Giacomo Devoto, che gli succedette, Massimo Pallottino dell’Università la Sapienza di Roma e Giovanni Camporeale dell’Università di Firenze. È la prima volta che uno studioso di Unibo ricopre questa funzione, come valutazion­e positiva dell’impulso agli studi di etruscolog­ia dati dall’Ateneo bolognese. Commenta lo studioso: «Sono molto contento innanzitut­to per il riconoscim­ento del ruolo sempre più importante di Unibo nel campo degli studi archeologi­ci. D’altra parte gli indici rankings

by subject hanno visto l’Alma Mater al 40.esimo posto tra gli atenei nel mondo e, tra le sue discipline, in prima posizione proprio l’archeologi­a».

L’Istituto, che un impulso particolar­e ebbe dopo il 1951 con il riconoscim­ento del ruolo degli Etruschi nell’Italia e nel mondo mediterran­eo preromano, è una realtà scientific­a che vede associati 43 membri ordinari e 96 corrispond­enti in Italia e 70 aderenti stranieri, in paesi europei ma anche negli Stati Uniti. La nomina del professor Sassatelli ratifica l’impulso dato allo studio della presenza etrusca nella Valle Padana. «Fino a non molti anni fa la sua importanza era sottostima­ta. Ora, grazie al nostro Ateneo, questo campo di indagine ha fatto notevoli passi in avanti. A Bologna sono stati sviluppati importanti studi in tale direzione e in quella dell’analisi della scrittura e della lingua etrusca. Le indagini hanno dimostrato una presenza fortemente radicata nell’Italia preromana». La nomina di Sassatelli è stata accolta anche dal rettore Ubertini. Il professore neopreside­nte commenta: «Sono fuori ruolo dal 1° novembre. Questa carica mi permette di dedicarmi alla mia passione di sempre, con maggiore disponibil­ità di tempo. Continuerò, peraltro, anche a coordinare il gruppo di etruscolog­i bolognesi, oggi molto quotato».

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Ha detto «Sono fuori ruolo dal 1° novembre. Questa carica mi permette di dedicarmi alla mia passione di sempre, con maggiore disponibil­ità di tempo. Continuerò, peraltro, anche a coordinare il gruppo di etruscolog­i bolognesi, oggi molto quotato»

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