Corriere di Bologna

Un anno di cronaca L’alfabeto del 2017

Dalla A di Assenteist­i, alla Z di Zaghba. Tutte le storie che hanno scandito gli ultimi dodici mesi all’ombra delle Torri

- a cura di Andreina Baccaro e Riccardo Rimondi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dalla A di Assenteist­i, quelli dell’Istituto dei beni culturali, alla Z di Zaghba, il foreign fighter dell’attentato del London Bridge cresciuto in Valsamoggi­a. È l’alfabeto del 2017: ventuno parole, ventuno fatti per raccontare l’anno che si chiude all’ombra delle Torri.

Processi e funerali, omicidi e sgomberi, scelte amministra­tive e polemiche politiche. Abbiamo scelto ventuno parole per ripercorre­re il 2017 che si chiude oggi. Un alfabeto (bolognesis­simo) dei fatti di cronaca che hanno segnato quest’anno e che il nostro giornale ha raccontato. Il caso degli assenteist­i all’Istituto dei beni culturali, la morte del cardinale Carlo Caffarra, l’inaugurazi­one di Fico e gli omicidi di Igor il russo. E poi la visita di papa Francesco, iniziata nell’hub di via Mattei. Lo sgombero di Làbas e le polemiche sulla campagna del risveglio civico. Ventuno storie che hanno cambiato, purtroppo non sempre in meglio, il volto di questa città. Ventuno storie che hanno lasciato un segno nella memoria dei bolognesi. E che crediamo non scomparira­nno stanotte con le fiamme del Vecchione.

Assenteist­i All’Istituto dei beni culturali, lo scandalo è scoppiato grazie alle telecamere di Striscia la Notizia che hanno immortalat­o i dipendenti uscire in orario di lavoro senza timbrare il cartellino. Per ventidue la Procura ha già chiuso le indagini per truffa aggravata ai danni dello Stato, uno di loro è stato licenziato e i vertici dell’ente regionale sono stati azzerati.

Bosso Un anno fa la nomina a direttore ospite principale del Comunale da parte del sindaco Virginio Merola. Un rapporto, quello tra Ezio Bosso e la città, iniziato con il concerto per le popolazion­i colpite dal terremoto del Centro Italia e conclusosi nel giro di pochi mesi, per i «dissapori» con alcuni componenti dell’orchestra. Un finale stonato che lascia l’amaro in bocca.

Caffarra Il 6 settembre scorso ci ha lasciati il cardinale Carlo Caffarra, protagonis­ta indiscusso (spesso in polemica con le scelte di Palazzo d’Accursio) della vita pastorale cittadina per dodici anni, dal 2003 al 2015, quando papa Francesco ha accettato la sua rinuncia al governo dell’arcidioces­i di Bologna per raggiunti limiti d’età e ha chiamato a succedergl­i da Roma monsignor Matteo Maria Zuppi, oggi arcivescov­o.

Derby Primo round il giorno della Befana: una partita all’ultimo respiro, un thriller concluso dopo un tempo supplement­are con la vittoria della Virtus. Al ritorno, in primavera, festeggia il popolo Fortitudo. In A ci tornano i bianconeri, ma nella sfida che conta il punteggio è di uno a uno. In città torna a sentirsi l’urlo di Basket City, per una doppia sfida che ha tenuto col fiato sospeso gli appassiona­ti di basket lungo tutto lo Stivale.

Errani L’ex governator­e dell’Emilia-Romagna ha deciso con una scelta clamorosa di lasciare il Pd, di cui è stato un protagonis­ta per anni, per aderire alla nuova formazione di sinistra Liberi e uguali. Per molti esponenti del Partito democratic­o il suo addio è stato vissuto come un trauma: con ogni probabilit­à Errani si candiderà con Liberi e uguali nel collegio uninominal­e a Ravenna.

Fico Un parco educativo, nelle intenzioni di Andrea Segrè. La Disneyland del cibo, come l’ha ribattezza­to Oscar Farinetti. La Fabbrica italiana contadina, 100.000 metri quadrati adiacenti al Caab, ha aperto il 15 novembre alla presenza del premier Paolo Gentiloni. Ci hanno investito Comune, coop, industrial­i e altre realtà cittadine. Obiettivo: 6 milioni di visitatori e 80-90 milioni di euro di fatturato.

Guazzaloca L’ex sindaco di Bologna muore all’ospedale Sant’Orsola il 25 aprile dopo una lunga malattia. Nel ‘99 sconfisse per la prima volta nella storia la sinistra in città. Rimase in carica fino al 2004 e fu poi sconfitto da Sergio Cofferati. La sua figura ha diviso la città, ma nel giorno del suo addio tutta Bologna si è riunita attorno a lui e anche i suoi avversari politici gli hanno reso omaggio.

Hub Sono 7.746 le persone arrivate nel corso dell’anno nella struttura di via Mattei, che a giugno è stata ampliata per accogliere 1.000 presenze con le tende del Viminale. Poi, visto il calo degli sbarchi, non c’è stato più bisogno. Il 2017 però per l’hub è stato l’anno della visita del Papa e il 2018 potrebbe essere, come annunciato dal prefetto, l’anno della sua riconversi­one per il piano freddo.

Igor «Il russo» ha ucciso due persone ad aprile, è sospettato di un altro omicidio del 2016 e altre tre persone le ha ammazzate in Spagna due settimane fa prima di essere catturato. È stato un incubo per i carabinier­i, che gli hanno dato la caccia per otto mesi senza prenderlo. Norbert Feher, il suo vero nome, serbo 36enne, è stato il latitante più ricercato in Italia dopo Matteo Messina Denaro.

Làbas Dopo cinque anni di occupazion­e l’ex caserma Masini di via Orfeo è stata sgomberata ad agosto, tra cori di proteste arrivate anche dai cittadini del Santo Stefano. A settembre il collettivo ha riempito le vie della città con un corteo di 10.000 persone. Il sindaco ha promesso una sede alternativ­a e poche settimane fa il Comune ha annunciato che Làbas ha vinto il bando, ad hoc, per vicolo Bolognetti.

Montagnola Il parco che ospitava le passeggiat­e della nobiltà bolognese diventato una centrale dello spaccio. Le famiglie delle scuole Giaccaglia-Betti che manifestan­o contro la droga venduta davanti ai bambini. Le troupe televisive aggredite per due volte. Infine l’introduzio­ne del mini Daspo per tenere alla larga chi delinque, ma il parco non è ancora guarito.

Nettuno Un restauro lungo un anno e mezzo, 150 specialist­i al lavoro, un investimen­to da un milione di euro. Poi, pochi giorni prima di Natale, le transenne sono state tolte. Ora Bologna ha di nuovo il suo gigante, che dal 1566 domina il centro della città. L’acqua è tornata a zampillare dalla fontana e il Comune ha già stanziato 110.000 euro per la manutenzio­ne dei prossimi anni.

Okwonkwo Una presenza da titolare, otto da subentrant­e. In tutto 179 minuti giocati e tre gol: uno ogni ora. Il ragazzo prodigio del Bologna non ha ancora vent’anni, è nigeriano e ha un nome che sembra uno scioglilin­gua. Mister Donadoni dice che deve migliorare l’italiano. La lingua del gol sembra conoscerla già bene.

Papa La sua visita pastorale in città è stata sicurament­e l’evento dell’anno. Francesco, tra eccezional­i misure di sicurezza, è stato in città lo scorso primo ottobre. Dopo aver incontrato i profughi all’hub di via Mattei ha parlato ai fedeli in piazza Maggiore e ha lodato il modello di sviluppo emiliano e il sistema della cooperazio­ne. Nel pomeriggio, prima di lasciare la città, la messa allo stadio Dall’Ara davanti a 40.000 persone.

Quadro Una dirigente che va in pensione dopo anni di onorato servizio. E il sindaco che decide di omaggiarla dandole in comodato un quadro del Comune. Peccato che la tela sia stata dipinta da Aldo Borgonzoni, nonno della leghista Lucia Borgonzoni, che presenta un esposto. La dirigente fa marcia indietro e riconsegna l’omaggio. La storia più bizzarra partorita quest’anno dai corridoi di Palazzo d’Accursio.

Risveglio civico «Contrastar­e i comportame­nti illeciti irrispetto­si del decoro della città e pericolosi per gli altri cittadini». Con questi obiettivi il sindaco Virginio Merola ha avviato la campagna del risveglio civico. I primi risultati? Una raffica di multe ai ciclisti che ha rotto l’idillio tra Merola e il popolo delle due ruote, già irritato per l’esclusione di Andrea Colombo dalla giunta.

Strage Dopo 5 processi sul 2 agosto un altro nome si aggiunge a quelli di Fioravanti, Mambro e Ciavardini. È quello di Gilberto Cavallini, all’epoca nel gruppo operativo dei terroristi neri. L’ex Nar, da tempo in carcere, va a processo per concorso nella strage. E i familiari delle vittime tornano in un’aula di Tribunale.

Tornelli A fine gennaio l’Ateneo ha installato i tornelli nella biblioteca di Discipline umanistich­e. Il Cua per protesta li ha smontati e, dopo che l’Ateneo ha chiuso lo spazio di via Zamboni 36, i collettivi hanno occupato. Dopo lo sgombero, autorizzat­o dal rettore, gli scontri del 9 febbraio tra agenti e studenti. La biblioteca è rimasta chiusa fino a luglio.

Usb Prima il referendum sull’integrativ­o, con una vittoria risicata dei confederal­i. Poi le elezioni delle rsu, dove il sindacato di base ha vinto clamorosam­ente nel fortino Fiom: Gd è la più grossa azienda metalmecca­nica bolognese e il vento della protesta soffia anche qui.

Vaccini Nel 2017 l’obbligo vaccinale è diventato legge nazionale, rafforzand­o la norma regionale che dal 2016 aveva previsto l’immunizzaz­ione contro difterite, tetano, polio ed epatite B per tutti gli iscritti ai nidi. Roma ha esteso a 10 le vaccinazio­ni per la scuola dell’obbligo.

Zaghba Il ventenne Youssef Zaghba era tra i foreign fighter del London Bridge. Figlio di una bolognese, ha trascorso l’infanzia in Valsamoggi­a. La Digos lo aveva segnalato a Scotland Yard da quando nel 2016 aveva tentato di raggiunger­e la Siria dal Marconi.

 ??  ?? Alcune immagini dei principali eventi che hanno scandito il 2017
L’apertura di Fico Eatalyworl­d, il parco agroalimen­tare sorto negli spazi del Caab
Il funerale dell’ex sindaco Giorgio Guazzaloca
Gli scontri durante lo sgombero del centro sociale...
Alcune immagini dei principali eventi che hanno scandito il 2017 L’apertura di Fico Eatalyworl­d, il parco agroalimen­tare sorto negli spazi del Caab Il funerale dell’ex sindaco Giorgio Guazzaloca Gli scontri durante lo sgombero del centro sociale...
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy