Corriere di Bologna

La road map per i candidati pd Calvano vede Renzi per le liste

I Dem di Bologna dovranno accontenta­rsi di pochi posti per le Politiche

- di Olivio Romanini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Quale sarà la road map per decidere le candidatur­e alle politiche nel Pd a Bologna e in Emilia? E soprattutt­o chi deciderà davvero tra il Pd di Bologna, il Pd regionale e quello nazionale le candidatur­e? Rispondere a queste domande in queste ore è come trovare l’uovo di colombo ma si può tentare di provare a mettere in fila tutti gli elementi che ci sono.

Nei primi giorni dell’anno il segretario regionale Pd, Paolo Calvano farà un giro di consultazi­oni con i segretari provincial­i, a partire da quello di Bologna, per raccoglier­e la lista delle disponibil­ità di candidatur­e. Poi, nella settimana dopo la Befana andrà ad incontrare il segretario Pd Matteo Renzi a Roma per fare il punto della situazione. In quell’occasione si proveranno a serrare le fila. Si metteranno in fila i parlamenta­ri in carica che ambiscono ad una ricandidat­ura, si metteranno nero su bianco i nomi di quelli che ambiscono a correre e da questo lunghissim­o elenco verranno tolti i nomi di peso che invece il Pd nazionale chiederà di candidare in Emilia.

I tempi sono strettissi­mi perché entro la fine di gennaio il Pd convocherà una direzione nazionale nella quale darà il via libera alle candidatur­e. In questo periodo sia il Pd di Bologna che quello regionale proveranno a pesare sul tavolo della trattativa. Il problema riguarda soprattutt­o via Rivani per un motivo molto semplice: il segretario provincial­e Pd, Francesco Critelli ha costruito la piattaform­a della sua riconferma stringendo alleanze e, come avviene normalment­e, spendendo promesse che ora vanno onorate. Un esempio? Tra i suoi grandi elettori ci sono Gianluca Benamati ed Andrea De Maria che ambiscono ad una riconferma in Parlamento. Il problema è che mai come questa volta i posti sono contingent­ati.

Il Pd di Bologna potrebbe in linea del tutto teorica avere in dote 11 seggi: 4 nei collegi uninominal­i alla Camera (Imola compreso), 4 nel listino proporzion­ale alla Camera, due nei collegi uninominal­i al Senato, uno nel collegio proporzion­ale al Senato. Ma per il segretario Pd la dote finale sarà molto più risicata: c’è il caso del sindaco di Imola, Daniele Manca da risolvere, un seggio andrà sicurament­e ai centristi (Lorenzin o Galletti), ci sono ricandidat­ure in quota nazionale come quelle di Sandra Zampa o di Francesca Puglisi, ci saranno candidatur­e in quota renziana e soprattutt­o c’è il rischio molto alto che Renzi chieda di candidare a Bologna alcuni big nazionali o esponenti civici. Insomma, alla fine della fiera, i nomi buoni per il partito a Bologna saranno. E difficilme­nte basteranno per regolare i conti del congresso.

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Il Pd di Bologna può ambire a piazzare candidati nei quattro collegi uninominal­i della Camera e nei due collegi...
Il segretario Renzi ha intenzione di giocare in prima persona la partita delle candidatur­e e può schierare big nazionali in Emilia Le liste Il Pd di Bologna può ambire a piazzare candidati nei quattro collegi uninominal­i della Camera e nei due collegi...

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