TEMPO DI VALZER PER L’ENTRATA DEL 2018
Domani Hirofumi Yoshida salirà sul podio dell’Orchestra Filarmonica di Bologna per il Concerto di Capodanno. In programma una ricca scelta di brani danzanti classici, pescati nel repertorio di J. Strauss II, Offenbach e Cajkovskij
Il Can-Can di Offenbach da Orfeo all’Inferno, che è poi il can-can più conosciuto al mondo. Il Bel Danubio Blu di Johann Strauss II, ovvero il più famoso valzer del compositore e uno di brani più celebri nella storia della musica. Un brano come il Valzer dei fiori da Lo Schiaccianoci di Caikovskij, senza il quale le feste natalizie non sono le stesse. Tre esempi, tre modi effervescenti di festeggiare il 2018, dai valzer ai galop, passando per i più ballabili del repertorio operistico. Il nuovo anno per l’Orchestra Filarmonica di Bologna inizia, rispettando una precisa tradizione, con il Concerto di Capodanno. Accade domani, puntualissimo, al Teatro Auditorium Manzoni di via de’ Monari. A dirigere la OFBO, il Maestro Hirofumi Yoshida, che dell’Orchestra Filarmonica del Teatro Comunale è direttore artistico dal 2014 (ore 18, info 051/6569672). Il programma al completo della serata, oltre ai brani citati, prevede l’esecuzione di Sangue Viennese, Persischer Marsch, (la Marcia Persiana), una polka veloce come Auf der Jagd! (A caccia!), ancora di Strauss II. Inoltre, l’Ouverture da Cavalleria Leggera di Franz von Suppé, il Valzer dal Faust di Gounod, e la Polonaise dalle Danze Slave, op. 72, la composizione che diede fama internazionale a un Antonín Dvorák fino a quel momento pressoché sconosciuto. A questi brani si aggiunge l’Ouverture de Le allegre comari di Windsor di Carl Otto Nicolai, il singspiel tratto dall’opera omonima di Shakespeare. Il clima che si creerà al Manzoni sarà talmente danzante che sono previsti alcuni interventi in costumi ottocenteschi dei ballerini della Società di Danza di Bologna, che si districheranno tra Palazzo Re Enzo, dove si esibiranno, e lo spazio di via de’ Monari. Quanto al direttore, il giapponese Hirofumi Yoshida, il suo legame con l’Italia, dove tuttora vive, è molto forte. Studi musicali al Tokyo College of Music con perfezionamento a Vienna, Yoshida viene selezionato come tiroci-