Corriere di Bologna

Scuola, la carica degli aspiranti presidi

Sono 1.800 le domande dall’Emilia-Romagna per partecipar­e al concorsone

- Daniela Corneo daniela.corneo@rcs.it

Concorso per dirigenti scolastici, a fine anno al Miur sono arrivate più di 35 mila domande per circa 2.200 posti. Solo dall’Emilia-Romagna a chiedere di partecipar­e alla selezione per diventare presidi sono stati in 1.800: la nostra è l’ottava regione per numero di richieste. I sindacati: «In Emilia-Romagna c’è un’emergenza reggenze, l’anno prossimo arriveremo a oltre 200. E gli esiti del concorso arriverann­o tardi, i nuovi presidi non ci saranno a settembre».

Dire che era atteso è dir poco. Basta guardare il numero delle domande arrivate, in Emilia-Romagna come in tutta Italia, per capire che del concorso per dirigenti scolastici c’era davvero bisogno. Al bando per partecipar­e alla selezione dei presidi, chiuso lo scorso 29 dicembre, infatti, hanno partecipat­o 35.044 persone in tutto il Paese: 1.800 di queste hanno inviato la loro candidatur­a dall’Emilia Romagna, una delle regioni in Italia che più sente il problema delle reggenze nei suoi istituti scolastici.

Ma nonostante la grande richiesta, dove a svettare sono le regione del Sud (Campania, Sicilia, Lazio e Puglia in testa), il Miur potrà accontenta­re solo 2.425 dei più dei 35 mila che aspirano a guidare un istituto scolastico. L’Emilia-Romagna, con le sue 1.800 richieste, si è posizionat­a all’ottavo posto per domande inoltrate al Miur, preceduta, oltre che dalle quattro regioni in vetta citate prima, anche da Lombardia, Calabria e Veneto.

Sapere quanti presidi saranno destinati ad ogni regione ancora non si può, ma quel che è certo è che alcune regioni, più di altre, soffrono per l’elevato numero di reggenze. L’Emilia-Romagna è una di quelle: qui il numero elevato di dirigenti che reggono più istituti scolastici è considerat­o dai sindacati una vera e propria emergenza. «Nell’anno scolastico 2017-2018 — spiega Raffaella Morsia, della Cgil Scuola Emilia-Romagna — abbiamo 173 reggenze, a cui si aggiungera­nno i presidi che andranno in pensione. Diciamo che l’anno prossimo arriveremo alle oltre 200 reggenze. Se quest’anno abbiamo il 35-40% di reggenze, nel prossimo anno scolastico quasi ogni dirigente avrà due scuole e questo non aiuta certo il sistema scolastico». Insomma, il concorso dei dirigenti anche secondo i sindacati è assolutame­nte necessario, «anche se il ritardo con cui si farà — attacca ancora Morsia — non consentirà di avere gli esiti in tempo per l’inizio del prossimo anno scolastico, dove la situazione reggenze sarà anche peggiore di quest’anno».

Solo a Bologna nell’anno scolastico in corso l’Ufficio scolastico regionale ha dovuto procedere con 31 reggenze su 111, Imola compresa. Con il grosso del fenomeno nelle scuole della provincia.

Intanto le date delle prove — prima ci sarà quella di preselezio­ne, visto l’altissimo numero di domande arrivate al Miur — saranno rese note sulla Gazzetta ufficiale del 27 febbraio. Dopo la preselezio­ne, i candidati presidi scelti regione per regione, dovranno affrontare una prova scritta e una orale. L’archivio di 4.000 domande da cui saranno estratti i quesiti della prova preseletti­va sarà pubblicato sul sito del Miur tre settimane prima della prova.

Due scuole ciascuno In regione l’anno prossimo quasi ogni preside dovrà gestire due istituti

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Selezione Gli aspiranti dirigenti scolastici che hanno chiesto di partecipar­e alle selezioni sono stati più di 35mila in tutta Italia. Il bando si è chiuso il 29 dicembre

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